Collezione più grande al mondo di salini e pepini: la regina è Paola Trifirò Siniramed

È di Paola Trifirò Siniramed la collezione più grande al mondo. Ma anche il “dizionario irresistibile“ di cucina

Paola Trifirò Siniramed davanti alla sua “bibliotecha culinaria“ e alla collezione

Paola Trifirò Siniramed davanti alla sua “bibliotecha culinaria“ e alla collezione

Milano - A dare il la furono due cagnolini su una decapottabile azzurra. Li aveva visti a Edimburgo nell’agosto del 1978 durante il Festival delle Arti e non riusciva a distogliere gli occhi da loro: uno è il sale, l’altro il pepe, nel baule c’è pure la senape. "Amo molto il kitsch, è troppo divertente", confessa Paola Trifirò Siniramed, avvocato milanese e giornalista pubblicista, che vanta un primato: è sua, senza dubbio alcuno, la collezione più grande del mondo - e sorprendente - di “salini e pepini“. Che nella sua dimora milanese sono in buona compagnia: ha una biblioteca tematica unica, con oltre 4.500 volumi, una vera “bibliotheca culinaria“ con opere antichissime tra incunaboli, cinquecentine e ricettari in tutte le lingue. Da quei primi due cagnolini, uno dopo l’altro, i contenitori di sali e di pepe sono diventati più di quattromila, i più antichi sono datati anni ’20 ma ci sono anche souvenir contemporanei. Alcuni li ha conquistati partecipando a piccole aste, altri girovagando tra mercatini caratteristici, da Portobello alla Francia, dal Giappone al Massachusetts. Ci sono Stanlio e Ollio, c’è Elvis sulla sua limousine, c’è un set in bachelite con il capo indiano e due tende: uno è il sale e uno il pepe, ovviamente.

Uno degli oggetti della collezione
Uno degli oggetti della collezione

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"Mi sono detta: qui la gente si deprime. Io ho sempre fatto tantissime cose, il lavoro certo non mi mancava, ma pensavo ai miei amici, a quei banchetti diventati impossibili. Così mi sono decisa". "Cari amici, visto che le cose, parlo dell’orrido innominabile, vanno purtroppo male e saremo ancora a lungo separati, ho pensato di rallegrarvi con un’idea di ricetta al giorno, con un po’ di contorno di storie e di gossip, per sorridere assieme e farci compagnia": il messaggio diramato a 25 amici selezionati. "Non avrei mai pensato si trasformasse in un canale – sorride – ho cominciato con gli asparagi, di cui l’imperatore Augusto era appassionato. È diventato un impegno fisso e se tardavo mi richiamavano all’ordine". Ricette piccole e veloci, finestre spalancate sul mondo della buona tavola. Finito il lockdown e le “trasmissioni“, quell’appuntamento "fra il ghiotto, il colto e il curioso" è diventato un “Dizionario irresistibile di storie in cucina“ (Cairo), verificato alla fonte in tutti i dettagli, dalla A di acciuga e alice alla Z di zucca, passando dalla bottarga dei faraoni, dall’hamburger prediletto di Elvis e dalla passione per le pere di Luigi XIV. E che dire delle polpette di Renzo? E poi citrulli - al secolo cocomeri - per Neruda, ostriche come non ci fosse un domani da Nerone a Rockefeller (ne andava matto anche Napoleone nonostante i suoi problemi di digestione). Fra gossip, personaggi della storia e intrighi, ci sono le sue golose ricette. E c’è la storia, quella vera, che sa aggiungere sale e pepe alla vita.

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