Treni, protesta di pendolari e sindaci contro i tagli: pronti alla class action

Presidio di pendolari fa pressing sotto le finestre della Regione

I passeggeri lecchesi protestano davanti alla Regione per i disagi provocati dalla chiusura del ponte di Paderno

I passeggeri lecchesi protestano davanti alla Regione per i disagi provocati dalla chiusura del ponte di Paderno

Milano, 7 dicembre 2018 - Non si placano le proteste contro il sistema ferroviario lombardo. Anche ieri un presidio di pendolari ha fatto pressing sotto le finestre della Regione per chiedere risposte alla chiusura del ponte San Michele a Paderno d’Adda, mentre i sindaci sono pronti a una mobilitazione di massa. Non soltanto sulle strade e nelle stazioni ma anche nelle aule di tribunale. Ormai i ritardi e le cancellazioni sono all’ordine del giorno. E alla vigilia dell’introduzione dell’orario invernale che porterà il taglio di corse lungo quasi tutta la rete ferroviaria regionale, i comitati del Sud Milano stanno cercando di creare una cordata ad ampio raggio, col coinvolgimento dei colleghi lodigiani e delle altre province, per valutare come far valere i propri diritti. Compresa la class action, la causa legale collettiva. Sul piede di guerra anche i sindaci brianzoli, preoccupati per le riduzioni alle corse sulla S9 Saronno-Seregno-Albairate e sulla S11 Milano-Como-Chiasso, oltre che per lo smantellamento della linea Seregno-Carnate. E per la prossima settimana hanno fissato una riunione alla stazione di Lesmo, appena riqualificata da Rfi e nei fatti “dismessa” dal nuovo orario di Trenord.

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