Cittadinanza onoraria a Mussolini revocata dopo 98 anni Anpi: atto dovuto per la Costituzione

Dopo 98 anni è stata revocata dal consiglio comunale di Paderno la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Durante l’ultimo consiglio comunale la maggioranza di centrosinistra ha votato il documento di revoca mentre la minoranza di centro destra non ha partecipato al voto lasciando l’aula. La cittadinanza onoraria era stata conferita al dittatore il 23 maggio 1924 ed era passata inosservata in tutti questi anni. A riportare l’attenzione sulla questione l’Anpi cittadina a cui il sindaco e la maggioranza hanno risposto proponendo in consiglio questa votazione che ha messo in imbarazzo il centro destra. "Si tratta di un atto votato quando ancora c’era la monarchia- ha sottolineato Francesco Di Rienzo della Lega-. Noi portiamo in consiglio problemi reali, mentre voi portate queste discussioni. Nessuno sapeva di questa cittadinanza onoraria e ora si sente la necessità di votare questo punto? Mi sembra una presa ingiro". "Non parteciperò al voto- ha dichiarato in consiglio il Capogruppo di Paderno Dugnano cresce Roberto Boffi, ex assessore della giunta Alparone- pur essendo favorevole alla revoca della cittadinanza in questione, dato che la stessa avrebbe potuto essere effettuata direttamente con deliberazione di Giunta Comunale senza dover passare da questo consiglio". Dello stesso avviso anche Umberto Torraca di Forza Italia e tutta l’opposizione visto che al momento della votazione ha lasciato l’aula sottolineando che le priorità della città di Paderno sono altre.

Presenti in aula quindi solo 13 consiglieri di maggioranza che hanno votato il punto particolarmente caro all’amministrazione. "Siamo ben consapevoli non essere una priorità percepita- ha sottolineato l’Anpi al termine della votazione- ma sappiamo che è un atto dovuto verso i conti del passato e nel rispetto del nostro dettato costituzionale. Mai come oggi sostenere i valori dell’antifascismo, della resistenza, della costituzione e della pace, rimane un monito e un testamento per il futuro". Un anno e mezzo fa il consiglio aveva votato invece all’unanimità la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, allora maggioranza e opposizione erano riuscite a trovare un punto di incontro. Daniela Salerno

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