"Città ostaggio dei soliti impuniti"

Il sindaco di Gorgonzola scrive al prefetto: la legge non consente di arrestare i responsabili, siamo impotenti

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di Monica Autunno

Furti nei negozi, atti vandalici, "borseggi e minacce a persone". Settimane difficili a Gorgonzola, il sindaco scrive al prefetto e anche ai cittadini: "Non siamo una città pericolosa, ma una città dove poche persone pensano che tutto si possa fare. Sappiamo chi sono. Ma non vi sono strumenti per fermarli o allontanarli".

La nota del sindaco Angelo Stucchi fa già discutere. È arrivata nella mattinata di ieri, dopo una nuova segnalazione di vandalismi notturni su file di auto parcheggiate, nella notte. Gli episodi cui il borgomastro fa riferimento, invece, si erano verificati nelle scorse settimane: furti in centro e una spaccata in periferia, uno scippo. In più casi i responsabili erano stati individuati.

E il problema, per il sindaco, sta proprio qua. "Grazie anche alle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza, si è potuto sin da subito individuare gli autori di alcuni di questi atti. Ma sebbene individuati, e siccome non colti in flagranza di reato, non si è potuto procedere al loro arresto".

Lo sfogo. "Ancora una volta in situazioni come questa ci si trova impotenti. Non è servito agire prontamente, e nemmeno che gli strumenti e le risorse di monitoraggio del territorio su cui abbiamo investito si siano dimostrati efficaci. Tutto questo si scontra con i limiti di leggi che impediscono l’arresto preventivo o l’allontanamento di questi soggetti".

La segnalazione alla prefettura è stata inoltrata nelle ultime ore. "Attendiamo indicazioni su come potere allontanare queste persone dalla nostra città. Gli agenti della polizia locale sono già attivi per un più stretto controllo dei luoghi dove questi soggetti risiedono. Chiederemo anche ai carabinieri, oltre a quanto fatto in questi giorni, di supportarci ulteriormente". Non si invoca, si precisa, alcun Daspo. "Il monitoraggio in un contesto come il nostro diventa complesso, se non impossibile. Quello che ci serve è una più forte attenzione dagli organi a noi superiori in situazioni di temporanea emergenza come questa". Mentre foto di lunotti o finestrini infranti, negozi danneggiati o assembramenti a rischio fanno il giro dei social, s’infuoca la politica.

"Dispiace sentire queste parole dal primo cittadino – chiosa Vincenzo Saglibene, consigliere della Lega Nord –. Se è così disarmato si dimetta, e lasci il posto ad altri. È stato più volte informato sulla situazione, ha sempre risposto ‘va tutto bene’. Abbiamo dato disponibilità a un confronto, non siamo mai stati convocati. Che dire, ci dispiace per la città".

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