Cinisello, offendono la polizia locale su Facebook: il Comune querela tre persone

Il Comune ha deciso di essere inflessibile dinanzi ai commenti d'odio contro le istituzioni e le forze dell'ordine.

Gli agenti della polizia locale sono oggetto di commenti d'odio

Gli agenti della polizia locale sono oggetto di commenti d'odio

Cinisello Balsamo (Milano), 11 maggio 2021 – Offendono gli agenti della polizia locale su Facebook, finiranno tutti davanti al giudice per rispondere del reato di diffamazione. È inflessibile la decisone dell’amministrazione comunale di Cinisello Balsamo, che per bloccare il crescente fenomeno dell’odio sui social, ha deciso di non lasciare passare più nessuna offesa verso le istituzioni e le forze dell’ordine.  Già nelle scorse settimane l’assessore alla Sicurezza Bernardo Aiello aveva dato mandato di querelare due cittadini che avevano insultato gli agenti della polizia locale su Facebook. In entrambe i casi si era trattata di una reazione d’odio scatenata dall’aver preso delle sanzioni.

Ma il caso di questi giorni è ben più serio e preoccupante: la Locale era intervenuta in seguito di un incidente stradale nella centralissima via Libertà. Già pochi minuti dopo, la notizia dell’intervento era comparsa su un noto gruppo Facebook cinisellese con un post nel quale si lasciava intendere che i vigili avevano multato il pedone investito, ma non l’automobilista perché era un conoscente degli stessi agenti. Sotto quel post è comparsa una vera pioggia di commenti, molti dei quali puntavano il dritto contro gli la polizia locale accusata addirittura di aver “preso una bella mancia”. Gli insulti e le offese sono stati davvero parecchi. A quel punto si è deciso di agire sugli autori di tre post particolarmente oltraggiosi. Per loro è scatta una querela con l’accusa penale di diffamazione.

“Purtroppo si tratta di un fenomeno in continua crescita e basato su sentimenti di odio – ha spiegato l’assessore alla Sicurezza Bernardo Aiello -. Già un mese fa avevamo presentato due querele cui si aggiungono le tre odierne. D’ora in poi nessuna offesa sarà più tollerata, perché riteniamo che accuse false e diffamatorie alimentino inutilmente e pericolosamente la rabbia tra i cittadini”.

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