Cinisello, prostitute nel centro massaggi abusivo. Denunciata la titolare

Il blitz della polizia locale in via Giacosa ha permesso di individuare e bloccare l'attività illecita: dentro c'erano quattro clienti

La polizia locale di Cinisello (Archivio)

La polizia locale di Cinisello (Archivio)

Cinisello Balsamo (Milano) – Ci sono voluti giorni interi di appostamento, prima del blitz di ieri pomeriggio, mercoledì 18 gennaio. In un appartamento di via Giacosa, la polizia locale non ha trovato solo un centro massaggi abusivo, ma una vera e propria attività illecita. Quattro clienti all’interno dei locali, una ragazza che stava esercitando e la titolare e maitresse che incassava il denaro. È questa la scena che si sono trovati davanti gli agenti del comando di Cinisello Balsamo, allertati dalle segnalazioni dei residenti.

Nei giorni scorsi, infatti, gli abitanti del palazzo e della zona avevano segnalato un via vai sospetto di persone. A quel punto sono iniziati i servizi di osservazione da parte dei ghisa. Un’indagine vecchio stile, prima di perquisire l’alloggio, trasformato in un centro di prostituzione. Nessuna targa sul citofono, i clienti ricevevano indicazioni telefoniche per raggiungere l’appartamento, dove venivano offerte prestazioni sessuali dietro compenso. La titolare del centro è stata denunciata per sfruttamento della prostituzione e ora rischia una pena fino a 6 anni. Sono state inoltre riscontrate violazioni per il mancato rispetto di norme igieniche e l’assenza dei titoli autorizzatori necessari per esercitare l'attività di centro massaggi: per l’abusivismo dell’attività – che è stata bloccata - è stata contestata una maxi sanzione di 10mila euro, ma i controlli sono ancora in corso per accertare la proprietà dell’abitazione che era comunque nella disponibilità della maitresse.

“La polizia locale ha dimostrato grande competenza e capacità investigativa – ha commentato l’assessore alla Sicurezza Bernardo Aiello, 46 anni nell’Arma dei carabinieri, oltre 10 come comandante di stazione a Cinisello -. Non è facile rubricare questo tipo di reato, perché bisogna contestare il passaggio di denaro a terzi. Se i soldi per la prestazione fossero stati incassati dalla ragazza e non dalla titolare non si sarebbe potuto procedere”. Le indagini continueranno anche per cercare di ricostruire la portata del giro attorno al finto centro massaggi, oltre che per accertare gli altri abusi amministrativi. 

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