La fuga del cinghiale di Milano continua: pronta una trappola

I tentativi di acciuffare l’ungulato avvistato il 4 agosto in Darsena sono finora falliti. L’ipotesi: è incastrato in un anfratto sottoterra

La trappola pronta

La trappola pronta

Milano, 12 agosto 2022 - Continua la fuga del cinghiale "metropolitano". L’ungulato è stato avvistato per la prima volta da alcuni passanti giovedì 4 agosto, filmato mentre nuotava con una certa abilità nelle acque della Darsena di Milano alle 7 del mattino. Ma è riuscito a fare perdere le sue tracce nonostante la “gigantesca“ caccia all’animale selvatico lanciata dagli uomini di Mm, vigili del fuoco, Protezione civile, polizia locale di Milano e Città Metropolitana. L’ipotesi è che dal canale artificiale all’aperto l’esemplare si sia spostato sottoterra, muovendosi nel canale allegato di scolo dell’Olona. Due giorni fa i sommozzatori del Nucleo Ittico Venatorio della Città Metropolitana si sono calati da un tombino per posizionare una grossa gabbia nel cunicolo che scorre sotto piazzale Tripoli. Per ingolosire il fuggiasco hanno usato come esca granoturco, pane e mele, cibi di cui è ghiotto, ma il tentativo di prenderlo per la gola al momento non ha avuto effetto. È la seconda trappola allestita per prendere il rustico suino: la prima era stata collocata l’8 agosto poco prima del ponte Alexander Lang, dal lato di via Gorizia. L’agente della polizia provinciale si era pure appostato col fucile “caricato” con l’anestetico e l’area di fronte alla Darsena era diventata “off limits”. Ma il cinghiale non si è fatto vedere. La gabbia in Darsena è stata ispezionata mercoledì dagli uomini del Nucleo Ittico Venatorio: era ancora vuota.

«Gli agenti impegnati nelle ricerche lo hanno cercato nelle acque sottoterra muovendosi con un gommone ma non è stato possibile per motivi di sicurezza percorrere i circa 4 chilometri del condotto fra la Darsena e piazzale Tripoli. Sono state trovate alcune tracce come escrementi ma l’animale non è più stato visto. Il cinghiale è un buon nuotatore e in quell’ambiente può sopravvivere perché non manca cibo e le temperature non sono eccessive. La preoccupazione però è che possa essere rimasto incastrato in qualche anfratto non segnalato dalle mappe e non riesca più a muoversi" fanno sapere dalla Città Metropolitana di Milano.

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro