Milano, l’invasione delle cimici da letto

Il titolare di DogBedBugs: "Dopo Expo quasi quadruplicati i casi"

Matteo Lanciano ha 34 anni ed è titolare di DogBedBugs

Matteo Lanciano ha 34 anni ed è titolare di DogBedBugs

Milano, 17 luglio 2019 - Di gradevole hanno solo la forma a «cuore». Peccato siano insetti ematofagi, affamati, cioè, di sangue umano. Con il vizio di vivere (nascosti) nelle nostre case. Sono le cimici dei letti, o Cimex Lectularius. Un incubo per i residenti di New York che dura da anni. A sentire Matteo Lanciano, 34 anni, titolare da 4 anni di DogBedBugs ma nel settore da 10, il problema «sta esplodendo anche nel capoluogo lombardo». Dati ufficiali dall’Ats Città Metropolitana non ne esistono ma i numeri delle sue disinfestazioni parlano chiaro: «L’impennata c’è stata dopo l’Expo. Solo a Milano città mi occupo di almeno 15 casi al mese, quando ho iniziato erano al massimo 4». Lo abbiamo seguito un giorno durante la sua attività. Lui e il suo collega Elfie, Springer Spaniel di 3 anni in grado di scovare gli orripilanti parassiti seguendo la scia delle molecole odorose che rilasciano. Siamo in un elegante apparamento in zona Stazione Centrale: «La presenza di questi insetti non è legata alla mancanza di igiene» dice Lanciano. Il giorno prima una ospite si è ritrovata la mattina, dopo aver dormito in una stanza di solito non abitata, con il braccio coperto da punture: le era già successo nel passato e ha riconosciuto subito il «nemico».

Così hanno chiamato Lanciano, vero esperto che ha preso due certificazioni ad hoc, in Inghilterra e in Germania. «Si procede subito a un’ispezione mirata. Elfie controlla tutte le stanze, in particolare letto, poltrone, armadi ma anche battiscopa e prese elettriche. A differenza delle comuni cimici, non volano ma basta stare un po’ di tempo su un letto contaminato per diffondere il problema altrove». Nelle prime due stanze che visitiamo non si ferma da nessuna parte: sono «libere». Il cane cambia atteggiamento nella stanza degli ospiti: come ogni esemplare da ferma, si immobilizza di fronte al letto dove c’è la «preda». La conferma dell’istinto animale arriva dall’osservazione empirica del materasso, pieno di punti neri. «Sono feci di insetto miste a sangue. Spesso si trovano le cuticule delle mute perché le cimici evolvono in sette stadi». Elfie viene premiato con il suo giocattolo preferito. È il turno di Matteo: «Bonifico gli ambienti non con insetticidi ma con mezzi fisici e meccanici. Si passa sul materasso un vaporetto che spara vapore a 100 gradi, uccidendo insetti e uova. Per le doghe preferisco un cannello saldatore in grado di arrivare fino a 600 gradi, per gli interstizi la polvere di diatomee, in grado di scorticare gli insetti. Il lavoro dura circa 2-3 ore per camera ma permette di occupare da subito gli ambienti trattati». Il problema non riguarda solo le case private ma anche «navi, centri di accoglienza e persino rinomati hotel da 4 e 5 stelle».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro