Ciclabile abusiva sul ponte della Ghisolfa L’ira della Censi: si farà ma basta bravate

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Ad Arianna Censi non è piaciuto il blitz consumatosi l’altro ieri sulla ponte della Ghisolfa, dove ignoti hanno tracciato una pista ciclabile che in realtà non c’è con l’obiettivo di sollecitare il Comune a istituirne e tracciarne una vera. Per ora il risultato ottenuto non è stato dei migliori: con un post su Facebook l’assessora comunale alla Mobilità ha fatto sapere di non aver gradito "la bravata". Vero è, però, che nello stesso post l’assessora ha comunque sottolineato che la pista si farà. Meglio leggere, allora: "Questa bravata abusiva non è per nulla divertente né tantomeno utile alla causa della pista ciclabile sul ponte della Ghisolfa – scrive la Censi –. Oltre al danno economico causato al Comune di Milano, che dovrà spendere denaro pubblico per far rimuovere la pittura a terra, sono state messe in pericolo centinaia di persone, gli automobilisti e gli stessi ciclisti che hanno percorso quel tratto di strada abusivamente modificato. L’ho detto diverse volte e lo ribadisco. Non sono contraria alla ciclabile sul ponte della Ghisolfa, abbiamo fatto decine di ciclabili e faremo anche questa, ma quando si decide di intervenire su un tratto di strada così particolare si deve fare con criterio, con un progetto serio e sicuro per tutti. Un conto è il dibattito pubblico sul tema – e accetto anche le critiche di chi non comprende come funziona l’amministrazione pubblica e la responsabilità di un amministratore verso tutti i cittadini e le cittadine – un altro conto è deturpare e imbrattare il suolo pubblico, mettendo in pericolo la vita delle persone, o compiacersi pubblicamente per un’azione così stupida. Questo non lo accetto. Invito tutti al buonsenso e alla collaborazione nell’interesse della città, gli estremismi non sono i benvenuti".

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