Ciak, si gira alla media Vivaio: ecco “De Schola“

Il film in tre episodi degli alunni, in collaborazione con Scuola Futuro-Lavoro e con i genitori-attori

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Si intitola “De schola“ il film in tre episodi della scuola media Vivaio. Che anche quest’anno - in collaborazione con con una troupe di studenti di Scuola Futuro Lavoro - affronta i temi di diversità, inclusione e integrazione anche attraverso il linguaggio del cinema, della musica e della poesia. Accanto agli alunni di terza, guidati dai loro insegnanti,sono scesi in campo tre giovani registi diplomati alla Civica Scuola di Cinema di Milano: Martina Arrigoni, Nicolò Andreuccetti, Pietro Mauri. Tra gli alunni c’è poi chi è figlio d’arte e i genitori-attori non si sono tirati indietro: hanno collaborato Tommaso Banfi, Marta Comerio e la regista Alina Marazzi. Il film collettivo nasce dal laboratorio teatrale della scuola, come lo scorso anno. "A causa delle restrizioni sanitarie che hanno reso l’attività teatrale difficile da avviare, le ragazze e i ragazzi delle classi terza A, B e C guidati dai loro insegnanti di lettere, hanno declinato in versione cinematografica le competenze acquisite nel corso di due anni di laboratorio", spiegano dalla scuola. Si fa di necessità virtù, si stende la sceneggiatura, si pensa ai costumi e si compone anche la colonna sonora. Ciascuna classe ha poi girato un proprio cortometraggio ambientato a scuola nei giorni nostri. La regista Alina Marazzi, mamma di un alunno di terza, " ha introdotto i ragazzi al linguaggio del cinema grazie a una serie di incontri preliminari nelle classi, ha coordinato l’organizzazione delle troupe e dei tre registi per le riprese, ha seguito e coordinato le fasi di produzione e post-produzione", spiegano dalla comunità della Vivaio (scuola più associazione), sottolineando che "il film De Schola rappresenta una risorsa irrinunciabile nell’ambito del progetto educativo della scuola, in quanto contribuisce in modo concreto e cruciale al raggiungimento di importanti finalità espressive, comunicative, di socializzazione e di inclusione".

La terza A, in “Carpe diem“, ha ambientato la storia in un college austero, dalle regole severe applicate da un preside e una direttrice molto tradizionalisti, strizzando l’occhio a L’attimo fuggente di Peter Weir. La terza B con “Punti di vista“ narra l’incontro un ragazzo con disabilità visiva, e una nuova compagna di classe. La terza C, infine, con “Ricominciamo dalla musica“ porta in scena una classe problematica di una scuola superiore, che si ricompatta creando un’orchestra. Vince il gioco di squadra. “De Schola“ sarà proiettato in forma privata domani nel cortile della scuola di via Vivaio per chiudere in bellezza l’anno: i ragazzi di terza aspetteranno il buio, intrattenendosi con la buona musica delle band dei laboratori di Ars di seconda e terza. Cena offerta da McDonald’s in collaborazione con Fondazione Ronald McDonald per l’infanzia, sarà presente alla serata Davide Brambilla, lo studente di Scuola Futuro Lavoro, che lo scorso anno ha vinto la borsa di studio messa a disposizione dall’Associazione scuola Vivaio. Il film sarà poi in streaming, sul sito associazionescuolavivaio.org e sul canale YouTube, intorno alle 22.

Si.Ba.

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