Ci prova anche la giurista Gentile schierata con Italexit di Paragone "Noi, dalla parte dei penalizzati"

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Con la discesa in campo del quinto candidato, si completa il quadro di Pieve Emanuele, tra i comuni dove il 12 giugno si vota. Francesca Gentile (nella foto), giurista di professione e consigliere al Municipio 2 di Milano, è l’aspirante sindaco di Italexit, partito di Gianluigi Paragone. Tra i suoi temi in campagna elettorale, giovani e commercio. Si punta al recupero di spazi urbani, spiega la candidata, "per aumentare i servizi a favore dei giovani, tra le categorie che durante la pandemia hanno visto sgretolarsi il loro tessuto sociale e amicale. Un obiettivo è tutelare i commercianti con una mappatura delle realtà che negli ultimi due anni sono state più penalizzate e aiuti, anche economici, a chi intende aprire nuove attività. Diciamo ‘no’ a nuove chiusure di scuole e negozi, anche in caso di recrudescenza della pandemia". Per realizzare una città più a misura di famiglie, "serve incrementare i luoghi di aggregazione, rendere i parchi più fruibili, organizzare eventi che possano cementare la comunità. Dagli spazi verdi ai corsi d’acqua, Pieve offre tante opportunità da valorizzare". Anche a livello locale, il partito di Paragone si rivolge "ai delusi, a chi non si riconosce né nella destra né nella sinistra, a coloro che si sono sentiti discriminati durante la pandemia". La discesa in campo di Francesca Gentile, tra i 10 aspiranti sindaci che Italexit schiera in altrettanti comuni lombardi, va ad aggiungersi, a Pieve, alle candidature già ufficializzate di Paola Battaglia (Insieme oltre), Roberto Savoca (Fi, Fdi, Lega, Noi con l’Italia), Pierluigi Costanzo (Siamo Pieve Emanuele) e Riccardo Cuomo (Civica…Mente Pieve). A. Z.

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