Festa fuorilegge, a Milano chiuso anche il The Club

Blitz notturno dei ghisa: in pista 360 ragazzi senza mascherine né distanziamento, stop di 5 giorni. Secondo caso dopo l’Hollywood

L’articolo del Giorno sulla chiusura dell’Hollywood

L’articolo del Giorno sulla chiusura dell’Hollywood

Milano, 11 settembre 2021 -  Due blitz identici nel giro di pochi giorni. E il sospetto che alcuni gestori di locali notturni, esasperati dalla chiusura prolungata imposta dalla pandemia, stiano aggirando le regole anti-contagi con crescente frequenza, camuffando da eventi statici (con tavoli prenotati e musica di sottofondo) appuntamenti che in realtà danno vita a serate (troppo) simili a quelle che andavano abitualmente in scena prima del Covid.

Almeno questo raccontano i due interventi-fotocopia effettuati dagli agenti del nucleo specializzato in pubblici spettacoli dell’Unità Annonaria. Dopo il blitz all’Hollywood di corso Como nella notte tra domenica e lunedì, raccontato ieri dal Giorno, è toccato a un’altra discoteca molto nota: il The Club di corso Garibaldi. I ghisa sono arrivati attorno alle 2.40 di ieri, secondo quanto comunicato dal Comune, e hanno sorpreso più di 360 persone, in gran parte studenti stranieri, che stavano ballando senza mascherina e senza alcun distanziamento. Conseguenza inevitabile: fine delle danze, maxi sanzione ai proprietari per un totale di 800 euro e chiusura per cinque giorni.

Stando a quanto pubblicizzato sul profilo social ufficiale del The Club, i vigili hanno interrotto un evento legato alla Design Week 2021: zona all’aperto con lounge bar e "tavoli d’appoggio su prenotazione" dalle 21 alle 3 e sala interna (riservata ai possessori di green pass o di esito negativo di tampone nelle 48 ore precedenti) con musica da mezzanotte alle 5 e tavoli da un minimo di 180 (pista) a un massimo di 250 euro (super privè). Come detto, quello di corso Garibaldi non è un caso isolato. Sei giorni fa, gli agenti della polizia locale hanno fatto visita pure all’Hollywood, trovandoci all’interno più di 150 persone.

Da mesi, ormai, i gestori di discoteche e locali notturni chiedono al Governo di poter aprire, ma per ora non sembrano esserci spiragli. Nei giorni scorsi, anche il sindaco Giuseppe Sala si è fatto portavoce delle loro istanze, dopo aver ricevuto a Palazzo Marino i rappresentanti del coordinamento milanese dell’associazione di categoria KeepOn Live: "Credo – ha affermato il primo cittadino – sia giunto il momento di dare finalmente ascolto a un settore che è in pratica fermo da quasi due anni e che chiede semplicemente di poter tornare a fare il proprio lavoro".  

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