Chiuso l'Hollywood. Non rispettate le norme anti-Covid

Notte in discoteca con più di 150 persone, musica e niente mascherine. Scatta lo stop di cinque giorni

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Il blitz è scattato attorno alle 3 della notte tra domenica e lunedì. Stando a quanto risulta al Giorno, gli agenti del nucleo specializzato in pubblici spettacoli dell’Unità Annonaria hanno fatto visita alla discoteca Hollywood di corso Como, riscontrando una situazione del tutto al di fuori delle regole imposte dalla pandemia: più di 150 persone presenti, zero mascherine e nessun distanziamento, intrattenimento musicale. Risultato: i ghisa non hanno potuto fare altro che disporre la chiusura per cinque giorni per violazione delle normative per il contenimento del contagio da Covid-19. Ieri mattina il cartello con la scritta "Locale sottoposto a sospensione temporanea" era ancora affisso sull’ingresso principale; e ci resterà fino a domani, quando scadranno i termini della sanzione comminata dalla polizia locale. D’altro canto, va ricordato che finora la politica delle riaperture graduali delle attività commerciali aperte al pubblico, modulata dal Governo dalla primavera in avanti sulla base dei dati epidemiologici, ha sempre tenuto fuori le discoteche, scatenando in più occasioni la protesta dei gestori. E proprio su questo fronte il sindaco Giuseppe Sala ha lanciato un appello alle istituzioni, dopo aver ricevuto a Palazzo Marino una delegazione del coordinamento milanese di KeepOn Live, l’associazione di categoria che comprende live club e festival italiani. "A questo punto della campagna vaccinale e dopo che il Governo ha introdotto una serie di misure di contenimento dei contagi che permettono agli italiani, ad esempio, di poter andare allo stadio o di potersi sedere in un ristorante al chiuso grazie al Green Pass – ha spiegato il primo cittadino in un post sui social – credo sia giunto il momento di dare finalmente ascolto a un settore che è in pratica fermo da quasi due anni e che chiede semplicemente di poter tornare a fare il proprio lavoro". Secondo Sala , "è il momento di riaprire questi luoghi e renderli di nuovo accessibili al pubblico. Il punto di partenza dev’essere, come sempre, la sicurezza. Le regole sulla capienza devono essere equilibrate, evitando sia il “liberi tutti” sia eccessive restrizioni, che renderebbero insostenibile la gestione economica da parte dei proprietari".