A Figino chiude l’unica biblioteca, l’appello dei cittadini: "Salviamola"

Milano: "Spiazza" è pure caffetteria, punto anagrafe e portineria nel borgo di 3mila abitanti senza neppure un’edicola

La decisione, seppur a malincuore, è presa: entro fine mese “Spiazza“ chiuderà. Una notizia che per gli abitanti di Figino, quartiere dell’estrema periferia ovest al confine con Settimo Milanese, è stata come un fulmine a ciel sereno. Perché questo luogo, biblioteca sociale e caffè ma anche unico polo culturale, “mini anagrafe“ per la richiesta di certificati, copisteria e portineria di quartiere per il ritiro e la consegna di pacchi in un borgo di circa 3mila abitanti e che non ha neppure un’edicola, è prezioso. "Spiazza deve restare", il messaggio lanciato ieri dai cittadini che hanno organizzato un presidio e una raccolta di firme affinché questo servizio resti in vita. In strada sono scesi abitanti di ogni età con cartelli realizzati con materiali di riciclo. “Spiazza“, gestito da Arimo cooperativa sociale, è in via Rasario dal 2017, tra i palazzi di housing sociale del Borgo sostenibile, un villaggio che si è affiancato alla parte storica di questo quartiere millenario (i primi documenti sull’esistenza di Figino risalgono al 1.017). Perché chiude? "Perché affrontare le spese di un posto del genere non è più alla nostra portata.

E occuparci di un luogo così non è neppure la nostra missione", spiega Alberto Dal Pozzo, che per conto di Arimo è responsabile di Spiazza e in primis della comunità “Terzo spazio“. "Abbiamo tre comunità tra Milano e Pavia e ci occupiamo sia di adolescenti e sia di madri e bambini in difficoltà". L’intenzione, quando Spiazza è stata inaugurata, era che diventasse "un luogo del territorio". Arimo ha acceso una scintilla, spianato la strada, immaginando che col tempo si sarebbero aggregate altre realtà, partner che avrebbero potuto sostenere anche finanziariamente il progetto. E invece la cooperativa è rimasta l’unico gestore. Paga un affitto a Redo, la proprietà, gli stipendi di due dipendenti più tutte le utenze (e c’è da mettere in conto gli aumenti alle stelle). "Noi chiudiamo. Ma se qualcuno vorrà raccogliere il nostro testimone saremo felici di lasciarglielo", conclude Dal Pozzo.

Gli abitanti non si danno per vinti. Uniti, il Comitato di quartiere Figino e Figino L@b, associazione del Borgo sostenibile. "Spiazza non si può chiudere! Oltre a offrire servizi stimola la partecipazione", sottolinea Siro Palestra, del comitato di quartiere. Maurizia Vitiello, che fa parte di entrambi i direttivi, dice che "il luogo è prezioso per i nostri ragazzi che qui possono pure prenotare e ritirare libri, essendo parte del Consorzio sistema Bibliotecario nord ovest". Non solo: "Si organizzano spettacoli ed eventi ed è il punto di ritrovo per i laboratori e le feste dei più piccoli", continua Fabio Antonio Greco, papà di due bimbe. "Questo è stato il primo posto in cui sono entrata quando mi sono trasferita qui, 4 anni fa – dice Maria Rita Fagà – ed è un mio luogo del cuore. Non può morire".

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