Chiude ambulatorio, a Pregnana Milanese 1.400 senza medico

Taglio netto dell’assistenza sanitaria pubblica: si è passati da cinque dottori a due

Migration

Pregnana Milanese (Milano) - Chiude l’ambulatorio della dottoressa Isabella Tomba (facente funzione da due anni) e 1.400 cittadini di Pregnana Milanese restano senza medico di base. Ats non ha accolto la richiesta di confermare l’incarico e non ha neppure individuato un sostituito. E così in paese sono rimasti solo due medici (prima erano cinque) per una popolazione adulta di quasi 7.000 abitanti.

Appelli, raccolte di firme, lettere del sindaco, proteste dei cittadini non sono bastati. "In questi mesi ho parlato con Ats numerose volte per chiedere un incremento del numero di medici di base e la conferma della dottoressa Tomba - dichiara il sindaco Angelo Bosani -. Ho contattato Polis Lombardia per provare a convincerli ad assegnare la dottoressa Tomba a Milano, invece che a Brescia, per il suo corso di specializzazione, così da consentirle di conservare il suo ruolo. Questa cosa non avrebbe creato danni a nessuno. Abbiamo provato a smuovere Regione Lombardia anche sostenendo due raccolte firme alle quali hanno partecipato centinaia di cittadini. Alla fine ho scritto al Prefetto, chiedendo un suo intervento. Nessuna di queste azioni istituzionali ha avuto esito positivo".

E così con la chiusura degli ambulatori in paese molti cittadini pregnanesi hanno dovuto cercare un medico fuori Comune. Ma non tutti, soprattutto gli anziani, non hanno la possibilità di spostarsi per andare dal medico se è in un altro Comune. "Ho provato a contattare direttamente dei medici provenienti da altre città per provare a convincerli a trasferirsi a Pregnana - aggiunge il sindaco -. Non escludo di tentare di attrarre medici in questo Comune, ma trovo la cosa un po’ avvilente, mentre la soluzione la deve trovare Regione, formando e assumendo altri medici e stabilizzando i precari già presenti, invece di impedire loro di svolgere la professione, come è stato fatto con la nostra dottoressa Tomba in questi giorni". Anche il Comitato difesa sistema sanitario pubblico, comitato cittadino si era costituito un anno e mezzo, annuncia nuove iniziative. "Sappiamo che dopo la nostra lettera e quella del sindaco il Prefetto ha chiesto informazioni ad Ats - spiega il portavoce del comitato, Sergio Maestroni -. Pensiamo a come riprendere la mobilitazione".

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro