Chinatown, preside: "Nessuna assenza per paura Coronavirus"

Nella scuola su 800 studenti, 160 sono di origini cinesi. Il dirigente in attesa di capire come gestire gli alunni di rientro partiti per la Cina per le feste di Capodanno

Via Sarpi a Milano

Via Sarpi a Milano

Milano, 3 febbraio 2020 - C'è chi cerca di non trasmettere la propria preoccupazione ai figli e chi è convinto che la psicosi per il coronavirus sia frutto di ignoranza. Sono gli stati d'animo di alcuni dei genitori che questa mattina hanno accompagnato gli alunni delle scuole elementare e media dell'Istituto comprensivo di via Giusti, frequentate da 800 bambini di cui circa 160 di origine cinese. Nella scuola , nel cuore della Chinatown di Milano,"non ci sono sono state assenze per la paura del coronavirus" . A riferirlo è Valerio Cipollone, preside dell'istituto milanese. Nessuna assenza, nonostante qualche messaggio di allarme nelle chat di classe di genitori, registrato nei giorni scorsi. 

Il dirigente scolastico resta attesa di capire come gestire la situazione quando torneranno a scuola gli alunni, "meno di dieci", partiti per la Cina per le feste di Capodanno. "Sabato dal ministero della Salute abbiamo ricevuto indicazioni generali su come affrontare l'emergenza - ha spiegato -. Per gli alunni di ritorno dalla Cina ci sono indicazioni di prevenzione generale delle infezioni delle vie respiratorie, lavarsi le mani, coprirsi la bocca quando si tossisce. E poi di monitorare nei giorni successivi al ritorno l'insorgenza di sintomi particolari legati al virus. L'Ats ha detto che siccome a monte di tutto c'è il corridoio sanitario di Malpensa, per ora non possiamo fare nulla, quando i bambini arriveranno li accoglieremo. Ieri ho chiamato il numero di pubblica utilità 1500, che è preso d'assalto, e mi hanno spiegato che anche la sanificazione degli ambienti è inutile. Intanto oggi appenderò all'ingresso un opuscolo del Ministero in italiano e cinese, e manderò alle famiglie un'altra comunicazione per tranquillizzare". 

Tra i genitori, come detto, stati d'animo diversi ma un comune obiettivo: far vivere in maniera serena la vita scolastica ai propri figli. "Un po' di paura c'è. In questa zona i cinesi sono ovunque ma non posso mica dire a mia figlia di stare lontano dai compagni" dice la mamma di una ragazzina di prima media, mentre il papà di una bimba alle elementari sottolinea che "con le giuste precauzioni igieniche si fa una vita normale". "Da medico, penso che sia una psicosi ingiustificata, una questione di ignoranza - spiega papà di un alunno in prima elementare -. E sta danneggiando la comunità cinese di questo quartiere". 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro