Cesano Boscone, cagnolina morta folgorata: la padrona avvia una class action

Cinque casi negli ultimi giorni, la proprietaria della levriera vuole giustizia per tutti

La sfortunata Chloe, levriera di tre anni folgorata l’altra sera

La sfortunata Chloe, levriera di tre anni folgorata l’altra sera

Cesano Boscone (Milano), 1 gennaio 2021 – “L’anno è finito in modo terribile, voglio solo fare un proposito, anzi, una promessa: nessun cane dovrà morire folgorato. Mai più. Possiamo cambiare le cose e inchioderemo i responsabili della morte di Chloe, Caos, Alex, Eragon e Harley”. Cristina Galletti ha passato i giorni chiusa nel dolore per la morte della sua cagnolina Chloe, una levriera di tre anni morta folgorata martedì sera mentre attraversava via Roma, con un’amica della sua padrona che la stava portando a fare una passeggiata. “Chloe sta male, corri”, le ha detto l’amica, anche lei distrutta per il terribile incidente.

Ma era troppo tardi e per la levriera non c’è stato nulla da fare. Non un caso isolato: in pochi giorni sono state registrate cinque morti di cani finiti su tombini carichi di corrente. Oltre a Chloe, un cane a Bareggio, un altro a Monte Olimpino (Como), uno a Tavazzano (Lodi) e l’ultimo caso a Milano, vicino alle colonne di San Lorenzo. “Caos è morto tra le mie braccia – ha raccontato il giovane padrone –. Ultimo non è stato un sospiro, ma un grido di dolore disperato. L’ho perso davanti ai miei occhi”. Un dolore immenso che chi possiede un cane sa di cosa si parla.

Un dolore che si è trasformato in rabbia, in desiderio di giustizia per Cristina che chiede ora di individuare le responsabilità. Per farlo, vuole coinvolgere tutti coloro che hanno vissuto la stessa drammatica esperienza: perdere il proprio animale di casa perché sotto un tombino, nel pozzetto, qualcosa non va. Un cavo scoperto, un carico di tensione che neve sciolta e ghiaccio hanno condotto fino alle zampe dei cuccioli. Con la preoccupazione, in più, che possa succedere anche a un bambino, a qualcuno che potrebbe finire con le mani sopra i tombini fatali.

Cristina chiede giustizia e promuove una class action di tutte le persone che hanno subito la stessa triste perdita o padroni di cuccioli che hanno preso la scossa, per fortuna senza conseguenze letali come per la sua Chloe. “Sto facendo delle ricerche – racconta Cristina – e ho visto che negli anni sono accaduti altri casi. È inammissibile che si possa morire per mancata manutenzione, bisogna unirsi e far pagare ai responsabili le proprie colpe”. Intanto, il sindaco di Cesano Simone Negri ha inviato una richiesta urgente a Enel di avviare immediatamente approfonditi controlli su ogni tombino del territorio. Cristina vuole andare fino in fondo: ha portato la sua cagnetta in una clinica per l’autopsia e ha creato una casella email (giustiziaperchloe@gmail.com) per segnalarle casi simili e avviare la class action.  

 

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