Cernusco, sfrattata e con due cani: "Non posso abbandonarli, aiutatemi"

Il Comune le ha offerto un alloggio, ma senza animali

Sfratto a Cernusco

Sfratto a Cernusco

Milano, 15 febbraio 2019 - «Preferisco vivere in macchina che abbandonare i miei cagnolini. Sono la mia famiglia». Per Todorka Nacheva, 58 enne di origini bulgare, il 2019 a Cernusco è cominciato nel peggiore dei modi: con uno sfratto dall’appartamentino che condivide con Titti e Ciaely, due Pincher, mamma e figlio di 14 e 11 anni. Unica consolazione di una vita amara, oggi ancor più che in passato da quando la colf assunta a tempo indeterminato ha dovuto fare i conti con la crisi e si è vista ridurre lo stipendio di due terzi dall’azienda per cui lavora.

Prima se la cavava, «ma i soldi che guadagno adesso, 400 euro al mese, non bastano più a pagare l’affitto - racconta fra le lacrime -. Ho cercato di cambiare casa, ma con questo stipendio nessuno mi fa un altro contratto». Ieri, nel condominio dove vive doveva arrivare l’ufficiale giudiziario per metterla alla porta, ma è scattata una proroga di 10 giorni. «Spero tanto in una soluzione per me e per i miei cani».

Il Comune si è subito attivato per garantire alla donna di servizio in difficoltà un alloggio alternativo e l’ha individuato, la formula è il co-housing. Unico problema: si tratta di un’abitazione in condivisione dove gli animali, per ovvie ragioni, non sono ammessi. Allora Villa Greppi ha contattato l’Enpa, che se ne prenderebbe cura, ma in canile.

«Morirebbero di crepacuore e io pure. La gabbia non è la soluzione giusta per loro», aggiunge lei disperata. Oggi, il caso tornerà sul tavolo dei servizi sociali alla ricerca di un’altra via di uscita che tenga conto della particolarità della vicenda. «Spero tanto che la situazione si sistemi. Piuttosto che lasciare i miei Pincher, preferisco morire di freddo - ribadisce Todorka -. Non ho soldi, in casa non ci sono più né acqua, né luce. Mi hanno tagliato tutto. Spero che qualcuno mi aiuti. Il Comune ha fatto tanto per me. Chiedo un po’ di sensibilità anche per i miei piccoli. Ringrazio già fin d’ora chi mi tenderà la mano».

Bar.Cal.

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