Centrodestra, nessun veto su Albertini candidato. Ma in campo anche Lupi e Ruggiero

Segnali di disgelo nel centrodestra, ma nessuna decisione definitiva sui candidati per le grandi città

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La prima scelta del centrodestra resta l’ex sindaco Gabriele Albertini, nonostante il suo passo indietro della settimana scorso. Ma nella rosa dei papabili candidati sindaci per Milano ci sono anche il parlamentare di Noi per l’Italia Maurizio Lupi e il manager Riccardo Ruggiero. È questo quanto emerso ieri pomeriggio, al termine di vertice di coalizione senza leader a cui hanno partecipato per la Lega il responsabile enti locali Stefano Locatelli e il vicesegretario federale Andrea Crippa; per FdI il vice presidente del Senato Ignazio La Russa e il responsabile nazionale organizzazione Giovanni Donzelli; per FI il senatore Maurizio Gasparri, responsabile nazionale settore Enti locali; per Cambiamo Gaetano Quagliariello; e per l’Udc Antonio De Poli.

Segnali di disgelo nel centrodestra, ma nessuna decisione definitiva sui candidati per le grandi città, da Milano e Roma. "Per le città metropolitane – si legge in una nota congiunta diffusa al termine dell’incontro – il comune indirizzo verrà ufficializzato in una imminente riunione con i leader dei partiti della coalizione". In campo, nel prossimo incontro, sono attesi il segretario della Lega Matteo Salvini, la numero uno di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e, se non Silvio Berlusconi alle prese con problemi di salute in questi giorni, almeno il portavoce di Forza Italia Antonio Tajani. Il tempo stringe, almeno per il capoluogo lombardo, dove dallo scorso 7 dicembre il centrosinistra il suo candidato sindaco ce l’ha, è l’attuale primo cittadino Beppe Sala. Urge trovargli uno sfidante.

La Russa, alla fine del vertice di ieri, fornisce la seguente sintesi: "Albertini a Milano è risultato il migliore dei candidati della rosa, dietro di lui ci sono altri due candidati in grado di competere con Sala, uno civico e uno no". Il senatore di FdI non fa i due nomi, ma sembra proprio che si tratti di Lupi e Ruggiero. Una rosa a tre, dunque, ma con un nome che convince più di altri, nonostante uffialmente si sia già fatto da parte per motivi di famiglia, pur aprendo dei "piccoli spiraglio" a un ripensamento nei giorni scorsi: Albertini. "È stato un sindaco nostro, più che della Lega – punzecchia gli alleati La Russa –. Siamo contentissimi che piaccia". Il leghista Locatelli, intanto, nota: "Nessun veto su Albertini da FdI". Già, ma il centrodestra riuscirà a convincere l’ex sindaco a ripensarci e a scendere in campo?

Massimiliano Mingoia

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