Corsico, centri estivi rinnovati più posti e migliori servizi

Nuova collaborazione tra Comune, parrocchia e associazioni cittadine Il sindaco Ventura: "Logica innovativa per il governo di comunità"

centri estivi

centri estivi

Corsico, 7 maggio 2022 -  Cambia tutto per i centri estivi proposti dal Comune. "Da molti anni - spiegano dall’Amministrazione - il modello di servizio prevedeva il centro estivo parrocchiale da metà giugno a metà luglio, che il Comune ha sempre sostenuto attraverso alcuni contributi, e il centro estivo comunale a luglio, gestito da un operatore privato diverso ogni anno. L’offerta era quindi disomogenea in termini di posti a disposizione, di prezzo pagato dall’utenza e di servizio offerto alle famiglie". Quest’anno, si sperimenta un nuovo servizio, "fondato sull’integrazione e sulla collaborazione con il territorio e il terzo settore – racconta l’assessore alle Scuole Angela Crisafulli –. Abbiamo voluto promuovere una rete territoriale in grado di ampliare l’offerta rivolta alle famiglie con adeguati standard qualitativi, aumentando di 350 posti il servizio".

Per organizzare il servizio e rispondere alle esigenze delle famiglie, è stato proposto, nelle scorse settimane, un questionario a cui hanno risposto oltre 600 famiglie. "Sulla base dei suggerimenti arrivati - precisa Crisafulli - abbiamo costruito il progetto educativo. Grazie alla collaborazione tra Comune, parrocchie e associazioni, riusciremo a destinare più risorse alle situazioni di fragilità e all’offerta estiva in generale, che sarà ampia e diversificata". Ed ecco le linee guida del servizio: garantita la presenza di educatori qualificati; attenzione alla disabilità, con professionisti e attività dedicate; servizio svolto all’interno di locali comunali e parrocchiali.

E sulla polemica nata da alcuni genitori che non intendevano mandare i figli in parrocchia per il centro estivo, il Comune assicura che "il servizio sarà laico e aperto a tutte sensibilità". Altro punto affrontato, in base alle richieste dei genitori: la mensa. Si potrà mangiare tramite il servizio di refezione comunale (10 euro a settimana per le famiglie, il resto paga il Comune) oppure portarsi il pranzo o tornare a casa e rientrare. Il prezzo settimanale è di 30 euro per i bambini dai 6 anni in su. Le famiglie in difficoltà potranno rivolgersi all’assistente sociale per chiedere un sostegno al Comune. "Con questa operazione sperimentale – aggiunge il sindaco Stefano Martino Ventura – poniamo le basi per una pubblica amministrazione fondata sul dialogo con le realtà del territorio, in una logica più innovativa di governo di comunità".

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro