Centrale, lite sul tram e coltellata. Botta e risposta Fontana-Granelli

Trentunenne algerino ferito all’addome: le indagini si concentrano su chi bivacca in piazza Duca d’Aosta. Il governatore: "Più uomini in strada". L’assessore: 900 assunzioni, per noi la sicurezza è una cosa seria

I rilievi della Scientifica

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di Nicola Palma

La lite sul tram, vuoto a quell’ora. La discussione che prosegue a terra e si chiude con una coltellata all’addome. E l’allarme sicurezza che risuona puntuale con botta e risposta tra Regione e Comune, anche (e soprattutto) perché il raid ha avuto come scenario la Stazione Centrale. Partiamo dalla cronaca. Sono le 5.10 di ieri, in piazza IV Novembre. Alcune persone salgono a bordo del mezzo pubblico: a parte loro, non c’è nessun altro in quel momento. Parte il litigio, per futili motivi e accelerato dall’abuso di alcol. Dopo alcuni secondi, il furibondo faccia a faccia si sposta in strada: lì un trentunenne algerino, identificato dalla tessera dell’Opera San Francesco, viene colpito alla pancia da un fendente. Fuggi fuggi generale, a terra resta solo lui. Qualcuno chiama il 112: l’uomo è semicosciente quando viene caricato in ambulanza e trasporto d’urgenza al pronto soccorso del Policlinico; bloccata l’emorragia e suturato lo squarcio, le sue condizioni sembrano migliorare col passare delle ore.

Dopo il primo intervento degli agenti delle Volanti, il caso passa agli specialisti della Squadra mobile, coordinati dal dirigente Marco Calì: le indagini si starebbero concentrando proprio sull’area della Centrale e su coloro che ci bivaccano intorno ogni giorno. Appena sarà possibile, verrà sentito pure il ferito per avere la sua versione dei fatti ed eventuali indicazioni su chi ha cercato di ucciderlo. "Ci risiamo! L’ennesimo, grave e inaccettabile fatto di cronaca nera alla Stazione Centrale di Milano – il post su Facebook del governatore Attilio Fontana –. L’ho detto in passato e lo ribadisco oggi: la sicurezza è anche e soprattutto presenza di maggior numero di uomini delle forze dell’ordine nelle zone “calde” delle nostre città. Chi vuole, ad esempio, ridurre il numero dei militari dell’Esercito a sostegno di carabinieri, polizia di Stato, Guardia di Finanza e polizia locale va esattamente nella direzione sbagliata di quello che pensano i cittadini. Le “divise” non piacciono solo ai delinquenti".

A stretto giro, arriva la replica indiretta dell’assessore comunale alla Sicurezza Marco Granelli, sempre via social: "Il Comune, non appena il bilancio sarà approvato, è pronto ad assumere già a luglio 261 nuovi agenti di polizia locale che dopo tre mesi di formazione cominceranno a prestare servizio in strada, dapprima affiancati da colleghi più esperti, nei quartieri, vicini ai bisogni dei cittadini. Insieme agli agenti saranno assunti anche 30 nuovi ufficiali. Ma questo è solo il primo step. Per noi la sicurezza è una cosa seria ed è per questo che abbiamo pianificato un totale di 900 assunzioni, da una parte per aumentare il contingente presente in città e dall’altra per fare fronte ai pensionamenti. L’obiettivo è passare progressivamente dalle attuali 2.812 a 3.350 unità".

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