Milano, sei cavalcavia sotto controllo ma non c'entra la "psicosi Genova"

Interventi già decisi da un mese: in viale Fulvio Testi i cittadini hanno dato l'allarme, in Farini stop ai camion e limiti ai tram ma Rfi conferma che non ci sono pericoli

’intervento al cavalcavia di viale Fulvio Testi

’intervento al cavalcavia di viale Fulvio Testi

Milano, 19 agosto 2018 - Sei cavalcavia milanesi sono sotto esame, quelli in via Farini, viale Fulvio Testi, viale Certosa (Ghisallo), corso Lodi (scalo Romana), viale Imbonati e via Filargo. Effetto Genova? Non proprio, perché il tavolo di monitoraggio concordato da Rete ferroviaria italiana (Rfi) e Comune è partito a fine giugno, quando mancava ancora un mese e mezzo al crollo del Ponte Morandi nel capoluogo ligure. Dopo la tragedia, però, l’attenzione dei cittadini si è alzata e venerdì un cittadino che ha visto una parte metallica spuntare fuori dalla struttura di cemento armato del cavalcavia di viale Fulvio Testi (angolo piazzale Istria) ha subito chiamato i vigili del fuoco. L’intervento di pompieri e vigili urbani è stato immediato, con tanto di parziale limitazione del traffico sotto il cavalcavia, dove passano le auto, come documentato già venerdì sera su Facebook dall’assessore alla Mobilità Marco Granelli: «Non ci sono problemi strutturali, il ponte necessita solamente di rifacimento di intonaci e copertura dei ferri dell’armatura. Oggi (ieri, ndr) alle 10.30 è iniziata la posa di reti di protezione a cura di Rfi, proprietaria del ponte».

L’allarme lanciato dai cittadini per il cavalcavia di viale Fulvio Testi – la “psicosi Genova’’ rischia di moltiplicare questo tipo di segnalazioni – dà lo spunto a Granelli per allargare il discorso sulle altre infrastrutture sotto esame: «In questo momento stiamo monitorando sei cavalcavia: Farini, Testi, Certosa (Ghisallo), corso Lodi (Scalo Romana), viale Imbonati e via Filargo. Sono tutti di proprietà di Rfi ma il Comune è competente per la manutenzione delle strada e dell’impalcato». L’assessore aggiunge che «l’intervento più significativo riguarda il cavalcavia Farini, dove abbiamo già fatto dei sopralluoghi a fine giugno-inizio luglio e nel primo tavolo Rfi-Comune convocato lo scorso 12 luglio abbiamo deciso di fare degli interventi di messa in sicurezza dell’intonaco sotto il cavalcavia, di copertura dei ferri e di valutazione della staticità. La prima verifica fatta sulla staticità non ha evidenziato particolari problemi, ma visto che il cavalcavia è molto lungo e ci passano sopra i Jumbo tram, è necessaria una verifica ulteriore e dallo scorso 16 luglio abbiamo ridotto il limite di velocità dei tram e vietato il passaggio ai mezzi pesanti sopra i 65 quintali. Gli interventi di manutenzione dureranno fino a ottobre».

Granelli, subito dopo, continua nella sua analisi con le altre quattro infrastrutture ai raggi x: «Nel Cavalcavia del Ghisallo è prevista una manutenzione straordinaria da parte di Rfi, lo stesso discorso vale anche per il cavalcavia di corso Lodi, a ridosso dello scalo Romana. Per i cavalcavia di via Imbonati e via Filargo, alla Barona, per adesso è previsto solo un monitoraggio. Il prossimo tavolo tra Rfi e Comune è previsto a inizio settembre». Da Rfi, intanto, fanno sapere che non esiste nessun tipo di pericolo strutturale nei sei cavalcavia monitorati, altrimenti si sarebbe provveduto a chiuderli. Gli interventi di manutezione e monitoraggio previsti, comunque, si concluderanno entro il 2020. Sopra il cavalcavia Farini la circolazione dei camion è stata limitata per evitare la caduta di calcinacci, mentre il traffico dei treni sotto il cavalcavia non ha subito variazioni perché i convogli transitano a velocità limitana in quel tratto di ferrovia.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro