Cavalcavia Bussa, largo ai pedoni per un anno

Il Comune: una porzione del ponte sarà utilizzata per attività sportive

Cavalcavia Bussa

Cavalcavia Bussa

Milano, 24 aprile 2019 - L'assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran ha già coniato l’hastag «cavalcavia aperti ai pedoni». Il Comune fa sul serio e ieri ha lanciato un bando per affidare in via sperimentale una porzione del cavalcavia Bussa per 12 mesi a un privato pronto a trasformarla in un’area verde e pedonale. Stop alle macchine, via libera ai cittadini, almeno in quella porzione per ora utilizzata come parcheggio. L’area che sarà data in concessione è di 1.450 metri quadrati, circa un terzo dell’intera infrastruttura, e sarà affittata per un canone annuale minimo di 55.195 euro. Il bando prevede che il privato pronto a prendere in carico il cavalcavia Bussa per 12 mesi, rinnovabili per altri 12, presenti anche progetti per l’utilizzo pedonale in agosto dei cavalcavia Corvetto e Monteceneri, di cui parliamo nell’articolo qui sopra. Va aggiunto che le attività proposte dai privati sui due cavalcavia appena citati potranno essere di carattere ludico, culturale, sportivo, assistenziale e commerciale: ad esempio, tornei di gioco, attività di giardinaggio di orti didattici, spettacoli, letture. Le candidature dovranno essere presentate entro il 20 maggio 2019.

Una manifestazione di interesse per l’utilizzo alternativo del cavalcavia Bussa è già arrivata nei mesi scorsi negli uffici del Comune. Da qui la pubblicazione del bando per far concretizzare il progetto e testare l’eventuale partecipazione alla gara da parte di altri operatori. In ogni caso questo progetto è solo un passaggio intermedio in vista della rigenerazione e il riutilizzo di tutto il cavalcavia Bussa, un obiettivo per il quale il Comune ha indetto negli anni scorsi un concorso di progettazione: la proposta vincitrice si chiama «Guardami» ed è in fase di progettazione definitiva. I rendering mostrano un’area completamente trasformata, tra verde e aree pedonali. I lavori dovrebbero partire nel 2021.

Nei prossimi due anni, o poco meno, intanto, la Giunta conta di liberare la porzione del ponte dalle auto come test preliminare al restyling definitivo, mentre la restante parte dell’infrastruttura rimarrà aperta alle auto. Maran fissa l’obiettivo finale: «Utilizzare per 12 mesi le aree a parcheggio per attività sportive e ricreative, favorendo l’uso ciclopedonale del ponte». Largo ai cittadini a piedi e in bici, stop alle macchine in sosta. Il futuro dei cavalcavia è pedonale. Il Comune fa sul serio.

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