Catcalling da militari Denunciati anche per minacce

Avviso di chiusura indagini per i due in forza al servizio “Strade sicure“. Alla mamma della vittima avevano intimato: "Non far uscire di casa tua figlia"

Migration

di Anna Giorgi

Un avviso di chiusura indagine è stato notificato ai due militari in servizio “Strade Sicure“ che sono stati denunciati per episodi di catcalling nei confronti di una giovane e bellissima ragazza. Molestie, ma anche minacce perché uno dei militari avrebbe consigliato alla mamma della giovane, di non lasciarla uscire di casa. L’episodio succede a Milano e se ne è occupata la procura, dipartimento "Tutela fasce deboli", coordinato dall’aggiunto Letizia Mannella, dopo la denuncia della vittima, che ha preso coraggio stanca di quelle attenzioni non gradite. A questa denuncia si è aggiunta quella della madre a cui i militari avrebbero consigliato di tenere in casa la ragazza, una frase già di pessimo gusto, con l’aggravante di essere pronunciata da militari addetti alla sicurezza, che assume in questa fattispecie i tratti della minaccia. Il "catcalling" come fenomeno è salito alla ribalta dopo un post su Instagram di Aurora Ramazzotti, che aveva pubblicamente denunciato le molestie subite in strada.

Fischi, gesti o versi rivolti alla vittima, e ancora battute a sfondo sessuale, inseguimenti ed offese sull’aspetto fisico, possono integrare gli estremi del reato di molestia, spiegano dalla procura. Il catcalling è una specie di bullismo o anche di stalking che si consuma in strada da parte di persone sconosciute, normalmente nei confronti delle donne. E la procura invita chiunque ne sia vittima a denunciare. Per ora non esiste una norma di legge che punisca questo tipo di condotta. O meglio, spiegano gli investigatori, il catcalling potrebbe essere inquadrato nella fattispecie dell’articolo 660 del codice penale, che disciplina la contravvenzione di molestia o disturbo alle persone.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro