Mense, il Comune recupera i crediti

Il debito per quote non pagate è sceso da 200mila a 2.900 eur o: presentato il nuovo piano formativo

Bimbi in mensa

Bimbi in mensa

Cassina de Pecchi (Milano), 17 novembre 2019 - Un successo l‘operazione di recupero crediti per la refezione scolastica, da maggio ad oggi il passivo crolla: da 53 mila euro a 2900. «Un grazie agli uffici, che hanno consentito questo risultato: ma anche alle famiglie: hanno dimostrato consapevolezza». Il report del recupero morosità per la refezione scolastica, spina nel fianco nei bilanci di tanti Comuni, fra i dati del piano dell‘offerta formativa, il primo della giunta Balconi, approvato l‘altra sera in consiglio comunale. 

Numeri dell‘utenza scolastica, progetti e obiettivi. Proprio i progetti, il finanziamento ai medesimi e qualche appunto alle scelte compiute, al centro delle principali critiche dell‘opposizione: «Un piano identico a quello dell‘anno scorso con alcuni contenuti non abbastanza motivati». A presentare il documento il vicesindaco e assessore all‘Istruzione Egidio Vimercati. Come premessa gli obiettivi del documento e la metodologia adottata per la stesura, come base la riconferma di numeri e progetti degli anni passati, «tutti a diverso titolo rifinanziati». Sono 1368 gli iscritti all‘istituto comprensivo, 21 in meno rispetto a quelli del piano dell‘anno scorso.

«Un calo fisiologico e previsto, che riguarda soprattutto gli utenti della scuola dell‘infanzia». Le buone notizie in numeri arrivano a tavola. 928 iscritti al servizio mensa scolastica sui 937 aventi diritto totali, e un debito per morosità abbattuto in pochi mesi di chiamata a sanare: da 53 mila euro di maggio ai 2.900 attuali. «Il merito va senz‘altro agli uffici, ma c‘è un elemento che reputiamo importante. Le famiglie dimostrano, peraltro iscrivendosi per la quasi totalità alla refezione scolastica, di riconoscere il pasto a scuola come un diritto, ma anche come un servizio che richiede corresponsabilità sociale, dunque contributo economico da parte del nucleo familiare».

Altra notizia importante in area mensa, Cassina ha ottenuto, uno dei 7 comuni in Lombardia, un contributo per la preparazione di pasti biologici pari a circa 133 mila euro. Oggi, la mensa scolastica distribuisce circa 146 mila pasti l‘anno. Sulla qualità dei cibi e il corretto funzionamento del servizio vigila una commissione mensa che, modificata nella composizione, resterà in carica sino al 2021. Il piano conferma gli investimenti per interventi sullo svantaggio, per i tavoli sui minori, per il pre e post scuola, per dsa e per la facilitazione linguistica. 

Tornerà sicuramente il piedibus, «un servizio che funziona: proprio di recente è stata attivata una nuova linea pomeridiana, in aggiunta a quelle già operative». Sui progetti solo una carrellata per quelli onerosi, ovvero con richiesta di contributo a carico del Comune. E qui, qualche richiesta di chiarimento e qualche appunto da parte della minoranza. «Manca in questo piano - così Sandro Medei consigliere del Comitato civico, che pure ha votato a favore del documento - un legame con le linee amministrative e programmatiche di questa amministrazione».

Dello stesso tenore le critiche dell‘ex assessore Laura Vecchi per Cassina Domani, contraria: «Mi stupisce molto vedere presentato un piano di diritto allo studio uguale a quello dell‘anno scorso. Quest‘anno il piano avrebbe dovuto fare un passo avanti, diventare una sorta di ‘bilancio sociale‘, con contenuti maggiormente innovativi. E‘ mancato il lavoro preliminare con cui una dirigenza scolastica va guidata alla conoscenza delle opportunità di un comune».

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