Cat calling, "Occhio a come vi vestite": a Cassina è bufera sull'assessore

Il messaggio di Gianluigi De Sanctis scatena le polemiche: "Ma sono parole che direi a una figlia"

L’assessore leghista Gianluigi De Sanctis

L’assessore leghista Gianluigi De Sanctis

Cassina de' Pecchi (Milano) - Cat calling, "ragazze, avete il diritto di vestirvi come cubiste, ma farlo non è intelligente". Le parole, quelle dello scrittore Roberto Parodi, l’assessore alla Sicurezza le condivide in rete. Apriti cielo. La social sortita dell’assessore in quota Lega Gianluigi De Sanctis scatena la bufera. Post ritirato. Ma polemica alle stelle. Qualcuno chiede le dimissioni. Il sindaco Elisa Balconi, con presidente del consiglio, assessora e una consigliera prende pubblicamente le distanze: "La nostra opinione è che le donne abbiano invece il diritto di vestirsi come desiderano". "Io vittima di quel che mi dicono chiamarsi “shitstorm” - dice dal canto suo l’assessore - : le parole che ho postato invitano a una condotta prudente, le direi a una figlia. Che inviterei non certo al burqa, ma a comportamenti attenti e a un abbigliamento adatto ai contesti. Volevo suscitare confronto, e spero sia ancora possibile. Comunque sono leghista ma non troglodita: mi amareggia essere dipinto come tale".

Tutto inizia in pieno weekend, quando sulla pagina istituzionale dell’assessore cassinese compare lo scritto. Oggetto il Cat calling, la "molestia su strada", dai fischi all’apprezzamento volgare. "Ragazze - così Parodi - il fatto che abbiate tutti i diritti di andare in giro come una cubista del Pacha di Ibiza non significa sia intelligente farlo, anche se è poi giustissimo che chi vi molesta debba pagarne le conseguenze in tutti i modi. Va bene la legge, ma le cose non cambieranno domani. Quindi siate intelligenti, rispettose di voi stesse, giocate, divertitevi con abiti e tacchi, ma fatelo con la testa. Non dimenticate che, campagne social a parte, siete voi ad andarci di mezzo...anche se avete ragione". A post ancora in circolazione, le prime reazioni politiche. Con le parole di riprovazione delle opposizioni, compaiono anche quelle delle donne di ViviAmo Cassina (centrodestra) sindaco in testa: "Senza entrare nel merito delle ragioni personali espresse da De Sanctis, intendiamo sottolineare il nostro più assoluto dissenso rispetto al messaggio". A molti non basta: "Si revochi l’assessore". "Tutta qui la reazione di un’istituzione?", "E agli uomini? Va bene così?". La "social polemica" ha precedenti anche in zona. A Natale dovette resistere a una richiesta di dimissioni l’assessore al bilancio di Gorgonzola autore di un post su Fb "troppo diretto" contro i no vax. Un’uscita “forte” su Facebook ("certe donne provocano e rischiano... da come si vestono") costò invece la carica qualche anno fa all’allora assessore comunale di Cassano d’Adda.

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