Cassano, il pericolo corre lungo i binari nella gita al fiume Adda

Malgrado l’incidente costato la vita a un 18enne 4 mesi fa molti costeggiano la ferrovia

Il pericolo dei binari

Il pericolo dei binari

Cassano d'Adda (Milano) -  Sono ancora tante, nonostante le tragedie più volte raccontate, le persone che giunte a Cassano in treno per raggiungere il fiume, si affidano alla sorte camminando lungo i binari incuranti del passaggio dei convogli, fino a raggiungere un varco che consente di scendere in riva all’Adda. Non mancano poi anche percorsi alternativi realizzati abusivamente ad hoc dai fruitori del fiume, fra l’altro non privi di pericoli, lungo la tangenziale cassanese. A quanto pare nulla frena la volontà di passare una giornata in riva al fiume, anche se raggiungere le sponde dei corsi d’acqua comporta qualche rischio, soprattutto dopo la chiusa della passerelle a ridosso dei ponti della ferrovia, un tempo unico passaggio che consentiva di raggiungere il fiume dalla stazione ferroviaria.

Il percorso lungo i binari, scelto per ovviare alla chiusura della vecchia passerella, ha già fatto registrare una vittima nell’aprile scorso. Un 18enne di ritorno dal fiume, infatti, si stava recando in stazione camminando sulla strada ferrata, non si accorse dell’arrivo del regionale Porta Garibaldi-Cremona e venne travolto dal treno. Dalla stazione ferroviaria si vuole raggiungere la zona immersa nel verde che circonda le rive del fiume, una delle mete ambite dai fruitori dell’Adda e canale Muzza. Lontani dai controlli assidui delle forze dell’ordine, ogni weekend quei luoghi si affollano di giovani e intere famiglie che arrivano carichi di cibo e tanta birra da consumare, lasciando poi al Comune il compito di raccogliere i rifiuti non sempre trattati come il buon aree senso suggerirebbe.

Non è raro poi, purtroppo, in quei luoghi registrare disgrazie a causa della trasgressione sui divieti affissi L’ultima è quella balzata alle cronache il 24 luglio scorso che racconta di un 47enne morto dopo essersi tuffato nel fiume. Controlli e tragedie, un binomio che ogni anno nel periodo estivo preoccupa l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine, chiamati a garantire la sicurezza nelle zone a ridosso di fiumi e canali. La vastità dell’area da controllare lungo i corsi d’acqua fa emergere la difficoltà di monitorare ogni angolo delle sponde del fiume affollate da chi ignora i divieti di balneazione e non si nega un tuffo in acqua. Al “traversino”, considerato “la spiaggia dei cassanesi” tutto pare invece sia sotto controllo, grazie alla task force delle forze dell’ordine operativa, niente fuochi abusivi per grigliate e i furbetti dei tuffi mettono da parte la voglia di fare il bagno evitando così sanzioni elevate.

 

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