Caso Genovese, il gip respinge la richiesta di giudizio immediato

L'imprenditore è accusato di presunte violenze sessuali, con cessione di droga, nei confronti di una 18enne a Milano e di una 23enne a Ibiza

Alberto Genovese, 43 anni, è in carcere con l’accusa di violenza s

Alberto Genovese, 43 anni, è in carcere con l’accusa di violenza s

Milano - E' stata rigettata dal gip Tommaso Perna la richiesta della Procura di Milano di mandare a processo con rito immediato Alberto Genovese. L'uomo si trova in carcere dallo scorso 7 novembre con le accuse di aver sequestrato una 18enne per oltre 20 ore e di averla ripetutamente abusata nella notte tra il 10 e l'11 ottobre 2020 dopo una festa a base di droga e alcol nel suo attico in centro a Milano, noto come "Terrazza Sentimento", e per un'altra presunta violenza sessuale che Genovese avrebbe commesso ai danni di una 23enne il 10 luglio 2020 durante un party a "Villa Lolita" sull'isola di Ibiza.

La richiesta del rito che non prevede la celebrazione dell'udienza preliminare riguardava solo i due casi per i quali il gip aveva concesso la misura cautelare in carcere. Gli altri setti episodi di presunte violenze (uno alla 23enne, uno a una 22enne e cinque a una 20enne) contestati all'imprenditore erano rimasti fuori dalla richiesta di processo dei pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini, coordinati dall'aggiunto Letizia Mannella. Con il rigetto del giudice ora gli inquirenti dovranno notificare a Genovese la chiusura delle indagini preliminari e poi chiedere il rinvio a giudizio in udienza preliminare.

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