Da San Siro al Gallaratese, case occupate 4 volte in 10 ore

Un paio di alloggi già recuperati

L'intervento della polizia in uno stabile popolare (NewPress)

L'intervento della polizia in uno stabile popolare (NewPress)

Milano, 4 aprile 2018 - Non c'è festività che tenga quando si parla di occupazioni abusive nelle case popolari. Anzi, è proprio nei giorni di festa che spesso si concentra il maggior numero di intrusioni. Solo nel giorno di Pasquetta la polizia è intervenuta quattro volte nell’arco di 10 ore, in quattro diversi complessi Aler: da San Siro a Corvetto al Gallaratese. Gli occupanti? Tutte donne, con bambini al seguito, alcune in avanzato stato di gravidanza. Tutte sono state denunciate per invasione di edifici altrui. E, su quattro case occupate, due sono state recuperate ieri da Aler. Rumori di porte o finestre sfondate e viavai per le scale hanno allarmato prima di tutto gli «inquilini sentinelle« dei palazzi, che hanno lanciato l’sos.

Poco dopo le 13 di lunedì è successo in via Morgantini 5, quartiere San Siro, uno dei più bersagliati: una donna di 38 anni, romena, è entrata in un alloggio sfitto con i suoi tre bambini di 12, 10 e 3 anni e un altro in arrivo. Non ha voluto abbandonare quel suo «rifugio« ed è stata indagata per occupazione abusiva. Quattro ore dopo è successo in via dei Cinquecento 20, zona Corvetto, dove un’altra donna, anche lei romena, di 24 anni, ha invaso un appartamento portando con sé il figlioletto di 6 anni con gravi problemi di salute. Si è ripetuto lo stesso copione: segnalazione degli abitanti, intervento di Aler e arrivo della polizia e dei servizi sociali. Anche in questo caso la donna non ne ha voluto sapere di lasciare la casa ed è stata denunciata. Trascorse alcune ore, però, ha rilasciato l’alloggio. Poco dopo mezzanotte, stessa scena in via Bolla 38, al Gallaratese, altro caseggiato noto per la massiccia presenza di occupanti abusivi oltre che per lo stato di degrado dei palazzi, mini discariche in cortile, spazi comuni danneggiati dai vandali. Qui, un appartamento è stato preso di mira da una 18enne romena che aveva con sè un figlio neonato e la sorella 12enne.

Ha dichiarato di aver occupato la sera prima, «per necessità». Poi ha cambiato idea: ieri in serata era in corso l’intervento di recupero dell’alloggio. Ultimo intervento all’1.45 in piazzale Selinunte 3, dove un appartamento è stato invaso da un’altra 18enne, egiziana, al settimo mese di gravidanza, che si è rifiutata di abbandonare il suo giaciglio precario.

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