MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Gratosoglio: in casa buio, porte rotte e pochi servizi

Cinquantanove inquilini. Dopo il focus sulle ultime consegne di alloggi, Leonardo Tognoli, che tiene le fila di un gruppo spontaneo di residenti, mostra il degrado

PROBLEMI A destra il sopralluogo di Sunia e commissione comunale Casa fra le case popolari in via Gratosoglio 73/4

Milano, 4 giugno 2017 - «Hanno asseganto a fine aprile un appartamento che era rimasto sfitto per 12 anni. Ma senza l’allacciamento del gas... E poi c’è un neoinquilino che di notte deve dormire con la sedia dietro la porta perché la serratura non funziona bene». Sono le prime segnalazioni che gli abitanti delle case popolari di proprietà del Comune (gestite da MM) elencano a ruota libera, al cospetto di rappresentanti del sindacato Sunia e della presidente della commissione Casa del Comune Simonetta D’Amico (Pd), che nei giorni scorsi hanno effettuato un sopralluogo. Siamo in via Gratosoglio 73/4, periferia sud. Cinquantanove inquilini. Dopo il focus sulle ultime consegne di alloggi, Leonardo Tognoli, che tiene le fila di un gruppo spontaneo di residenti, mostra «i problemi di degrado».

E parte dall’ingresso: «La riqualificazione non è stata fatta a regola d’arte. Basta guardare l’intonaco che già si stacca, la ringhiera che è stata ridipinta senza prima togliere la ruggine. E ancora da vedere c’è il locale autoclave, dismesso da anni». Poi punta il dito contro la nicchia che dovrebbe ospitare l’attacco delle pompe dei vigili del fuoco, in caso di emergenza, ma che sembra una mini discarica. Sempre all’ingresso, a ridosso del fabbricato, spunta una piccola area verde «con piante infestanti che nessuno rimuove». Il tour prosegue di fianco al gabbiotto del custode. «I citofoni non funzionavano fino a ieri: la centralina è stata sistemata questa mattina». Ma in cortile c’è altro da mostrare: «Alcune lampadine si sono fulminate mesi fa e non sono state sostituite, così come in certe scale».

Il pezzo forte è nei sotterranei: una delle uscite di sicurezza è ostruita da un’auto parcheggiata tra gli stalli dipinti a terra. Ancora, un accenno ai problemi dei nuovi inquilini: «Non hanno ricevuto le chiavi delle rispettive cantine. E molte sono occupate da masserizie». Un altro guaio dovuto all’inciviltà. Così come le montagne di vecchi mobili e stracci che spuntano nei sottoscala e negli angoli del garage. L’ultimo appello è quello di Michelina Maffei, 77 anni, che in giardino cura una colonia felina di undici gatti: «Sono l’unica a prendersene cura ma ora sono troppo anziana e non ce la faccio da sola. Vorrei una mano da parte del Comune». Stefano Chiappelli, segretario generale Sunia Milano, afferma: «Prendiamo atto degli interventi positivi effettuati (oltre alla sistemazione dei citofoni anche il taglio dell’erba e altri accorgimenti, ndr), grazie alle nostre sollecitazioni, ma bisogna risolvere immediatamente le altre questioni. MM ha convocato un incontro sul tema dei preventivi. Benissimo. Ma ribadiamo la nostra richiesta a incontrare l’azienda anche per discutere del caso specifico di via Gratosoglio 73/4». Simonetta D’Amico, intanto, ha inviato a MM una lettera segnalando le criticità riscontrate. «Risponderemo punto per punto la prossima settimana», fanno sapere dagli uffici. Marianna Vazzana