Niente case per famiglie numerose

Mancano alloggi popolari di metrature adeguate. Attesa infinita

Famiglie sfrattata dorme al parco Trenno

MiLANO FAMIGLIA SFRATTATA DORME AL PARCO TRENNO OSPITATA DAL COLLETTIVO FOTO FASANI/NEWPRESS.

Milano, 10 luglio 2018 - Mamma, papà e tre, quattro, cinque figli. A volte di più. Sono il lista per avere una casa popolare, ne hanno diritto. Eppure la casa non c’è: gli unici alloggi disponibili sono troppo piccoli. Impossibile, per legge, assegnare un bilocale (o un trilocale) a famiglie così numerose. E, in realtà, l’attesa infinita tocca a tutti i nuclei che hanno più di tre componenti: restano fuori anche famigliole composte da mamma, papà e due figli.

Ne abbiamo incontrate alcune, nel limbo: quella di Hasna Badil, marocchina di 33 anni, è senza casa da 4 anni e attende un alloggio popolare dallo scorso dicembre. «Famiglia – spiega Laura Boy di Unione Inquilini che sta seguendo il caso – che nella lista degli “abbinamenti” è al secondo posto: ha vinto il ricorso al Tar dopo che la domanda di alloggio in deroga era stata rigettata dal Comune». La famiglia, con mamma, papà e quattro bambini che oggi hanno 13 anni, 10, 7 e uno e mezzo, era stata sfrattata da una casa privata. «Mio marito è un muratore, aveva perso il lavoro.

Ora ce l’ha ma non potremmo sostenere un canone a prezzi di mercato». Ergo, aspettano l’alloggio Erp. Un miraggio. La strada di Nordin Essaadaoui, autista e “tuttofare” marocchino, con moglie e quattro figli, è ancora più in salita. «Siamo stati sfrattati una decina di giorni fa. Pagavamo l’affitto ma la casa è stata messa all’asta perché il proprietario non pagava più il mutuo. Così ci siamo ritrovati senza un tetto: io, diabetico, mia moglie e i miei figli di 17, 13, 10 e 6 anni. Il primogenito è invalido. Per una settimana abbiamo dormito al parco di Trenno».

Ora la famiglia di Nordin, così come quella di Hasna, è ospite al residence Aldo dice 26x1, che accoglie gli sfrattati. Tra loro anche Maria Alesci coi figli di 15 e 22 anni. «Ho 50 anni e un contratto a progetto in un call center». Non hanno fatto mancare il loro supporto, ieri in piazza Scala, al presidio organizzato dai sindacati Sunia, Sicet, Unione Inquilini e Uniat per chiedere interventi «a nome di tutte le famiglie sfrattate». Buone notizie: «Gli assessori alla Casa Gabriele Rabaiotti e alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – comunicano i sindacati in una nota – si sono impegnati ad aprire un tavolo permanente sull’emergenza sfratti.

Prima riunione il 30 luglio». Intanto, quanto agli alloggi per le famiglie numerose, l’assessorato alla Casa fa sapere che «nel piano di recupero degli sfitti il Comune dà priorità a quelli più grandi e, se possibile, procede con gli accorpamenti» per ottenere più metri quadri.

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