Zibido, Cascina Salterio e Musa: "Oltre ai danni, la beffa"

Il museo del gusto Expo aperto e chiuso, le opere incompiute I proprietari delle aree non possono nemmeno vendere: "Chi paga i costi?"

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Una storia di mala burocrazia che ha segnato il Museo Salterio (Musa) e danneggiato i proprietari delle aree di Cascina Salterio, finiti in mano a moderni azzeccagarbugli che ne impediscono da una parte la vendita e dall’altra il recupero. Dopo 6 anni di processi, gli amministratori comunali indagati sono stati prosciolti e le vittime beffate.

Partiamo dal Musa, costato circa tre milioni. Il progetto partito nel 2008 con la giunta di Pierino Garbelli aveva come obiettivo il recupero dello Stallone, una fetta della storica cascina, con la realizzazione del museo dedicato al Gusto, anche con fondi pubblici, per Expo 2015.

Inaugurato il 30 maggio 2015, si è capito subito che era un flop tanto che ormai da alcuni mesi è stato chiuso. E lo stato di abbandono è evidente.

La vicenda giudiziaria era nata dalle denunce dei proprietari delle altre parti di cascina Salterio, che a causa di “errori“ nelle procedure erano rimasti penalizzati e oggi si trovano un bene che si svaluta di anno in anno.

Molte parti delle opere di urbanizzazione sono state rimandate e altre nemmeno iniziate.

Mancano alcuni percorsi, griglie per far defluire le acque piovane e altro. "Non possiamo valorizzare o vendere la nostra proprietà senza capire quando saranno terminate alcune opere di urbanizzazione e chi le pagherà, dato che noi abbiamo già pagato" spiega Eliana Salterio, proprietaria di un’ala del cascinale da ristrutturare, che ha subìto due attentati incendiari a poca distanza dalle sue denunce.

L’archiviazione per l’ex sindaco Garbelli e alcuni membri della sua giunta, per il reato di abuso di ufficio, è intervenuta per prescrizione, alla quale Eliana Salterio si è opposta. Le anomalie sono tante, come i costi per l’architetto del Comune, raddoppiati ma liquidati, anche se le opere di urbanizzazione non sono finite. Il Comune, che ha cambiato sindaco e giunta, si trova a farsi carico delle spese di un responsabile del procedimento e di un direttore lavori nuovi perché seguano la conclusione delle opere stralciate per propria scelta.

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