Casa di riposo, meno posti per le infiltrazioni

Familiari e consiglieri d’opposizione a Cusano chiedono lavori urgenti nella Rsa per poter accogliere altri anziani in lista d’attesa

di Laura Lana

Ospiti, familiari e opposizione lo ripetono in coro: la casa di riposo ha bisogno di manutenzioni urgenti e di poter accogliere gli anziani che sono in lista di attesa. Quattro posti letto sono infatti inutilizzabili, per problemi strutturali. Lo ammette anche il sindaco Valeria Lesma nella risposta all’interrogazione, presentata dai consiglieri Mario Zanco, Francesco Cazzaniga e Luciano Ghirardello. "Il soffitto di una stanza a 4 posti ha subìto danneggiamenti a causa delle infiltrazioni e pertanto l’ambiente è stato valutato non sicuro e insalubre per condurre delle degenze", ha spiegato Lesma.

Dei 42 posti letto della Rsa, solo 36 risultano occupati (28 da residenti di Cusano). Due letti sono riservati per i protocolli anti-contagio come stanza di isolamento su prescrizione di Ats.

Stessi problemi per i minialloggi: sono 32, ma 30 quelli assegnati. "I due appartamenti non occupati non sono assegnabili per danneggiamenti. Come per la stanza, si trovano al secondo piano della struttura", risponde Lesma. Anche in questo caso, si tratta di infiltrazioni.

"Perché non si provvede alla sistemazione di questi spazi, visto che ci sono cittadini in lista d’attesa per entrambe le tipologie? – chiede l’opposizione –. Molte cose non funzionano per mancata manutenzione sia ordinaria che straordinaria. Le segnalazioni degli ospiti ci dicono che i danni ai minialloggi sarebbero stati causati da precedenti inquilini: chiediamo al Comune di verificare, in questo caso forse la sistemazione spetterebbe al gestore, non all’ente".

La struttura di via Alemanni è di proprietà del Comune e da anni gestita dalla società Sereni Orizzonti. In elenco per un posto nella Rsa ci sono 35 anziani, 16 donne e 19 uomini, tutti residenti a Cusano Milanino. Oltre alla saturazione dei posti, c’è anche una carenza dei servizi offerti. Infatti, il centro diurno integrato, che può ospitare fino a 16 persone, è stato chiuso il 9 marzo dell’anno scorso e non è più stato riaperto.

"A oggi il concessionario sta incontrando delle difficoltà per reperire il personale sanitario, medico e infermieristico, necessario per riavviare l’attività in base agli standard della normativa di accreditamento e autorizzazione al funzionamento". Sereni Orizzonti prevede di riuscire a riavviare il cdi al più presto, ma ancora non ci sono date. Sospese, dall’avvio della pandemia, la celebrazione della Messa e le attività dei volontari, che andavano a far visita agli anziani.

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