Casa di comunità, sogno infranto "Presidio fondamentale. E ora?"

Struttura esclusa dai progetti del Pnrr, i fondi non bastano: ora tocca alla Regione reperire le risorse . Lettera del comitato di cittadini a Letizia Moratti, al sindaco Belotti e ai consiglieri per chiedere spiegazioni

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di Roberta Rampini

Il sogno di avere una Casa di comunità nella frazione Cerchiate di Pero è durato pochi mesi. Almeno così sembra leggendo la Delibera della Giunta Regionale numero 6426 del 23 maggio 2022 che esclude dal finanziamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) la Casa di comunità prevista in via Giovanni d’Arco e la inserisce in una seconda lista per cui toccherà alla Regione reperire le risorse. Motivo? Non ci sono i fondi sufficienti per costruire tutte le 216 strutture previste inizialmente e quindi la Regione le avrebbe ridotte a 199. O almeno 17 restano "in sospeso" e ne rimanda la realizzazione a data da destinarsi. A mobilitarsi in difesa della Casa di comunità di Pero è il Comitato Medici per Cerchiate e Pero, un comitato di cittadini che si è costituito alcuni anni fa e che rappresenta centinaia di cittadini rimasti senza medico di base. Il comitato che aveva esultato alla notizia di avere nella frazione un presidio sanitario come alternativa agli ambulatori medici chiusi negli ultimi anni nelle scorse ore, ha inviato una lettera all’assessore regionale al welfare, Letizia Moratti, al sindaco Maria Rosa Belotti, a tutti i consiglieri comunali di maggioranza e minoranza per chiedere spiegazioni. "Siamo stupefatti di come la Regione continui a cambiare le carte in tavola e modifichi al ribasso, giorno dopo giorno, qualsiasi piano organizzativo che tocchi la medicina territoriale pubblica - spiega Patrizia Vilardo, portavoce del comitato -. Ci chiediamo con quali criteri 17 case di comunità tra cui quella di Pero sono state escluse, se la Regione pensa di trovare comunque dei fondi alternativi e in quali tempi". A Pero era prevista la realizzazione di una struttura ex novo in via Giovanna D’Arco, ma ora la notizia che non ci sono soldi rimette tutto in discussione, "l’auspicio è che la Regione trovi i soldi perché si tratta di un servizio essenziale per il nostro territorio che da anni vive una situazione molto critica a causa della mancanza di medici di base", precisa il comitato. Il sindaco Maria Rosa Belotti spiega, "durante l’ultima assemblea dei sindaci ci è stato detto che non c’erano i fondi sufficienti e che erano state stralciate 17 Case di comunità, i soldi a cui si fa riferimento sono quelli del Pnrr, ma non è escluso che Regione Lombardia trovi un altro modo per finanziarne la realizzazione - precisa la Belotti - ci confronteremo nelle prossime settimane". Meno pacato il commento del sindaco Sara Santagostino, presidente della conferenza dei sindaci: "Ho condiviso con il consiglio di rappresentanza una lettera che abbiamo inviato in Regione, la delibera regionale stralcia le 17 Case, ma da nessuna parte sono indicati motivi per i quali sono state scelte quelle case, inoltre contestiamo il metodo, non siamo stati coinvolti in nessun modo da Regione".

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