Casa a tempo per chi è in crisi Accolte per ora solo 21 domande

Il provvedimento prevede un alloggio provvisorio per famiglie in difficoltà

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Anni di richieste dai comitati alla casa perché il Comune predisponesse i servizi abitativi transitori, gli alloggi temporanei che rappresenteranno il 10% di ogni bando per le case popolari. L’obiettivo è dare la possibilità, concessa dalla Regione, di avere una casa assegnata per un tempo determinato a persone che partecipino a un percorso per arrivare all’autonomia. Il regolamento comunale per l’accesso ai Sat era stato approvato il 22 febbraio. A oggi sono state accolte appena 21 istanze in possesso di tutti i requisiti previsti. Di queste, una non è stata inoltrata al nucleo tecnico di valutazione, "in quanto il richiedente si è reso irreperibile al colloquio necessario ai fini dell’attribuzione di punteggio", altre cinque sono state rigettate, perché due sono risultate prive dei requisiti generali di ammissione e per tre si è riscontrata l’insussistenza di altre specifiche condizioni contemplate dal regolamento. Infine, un’altra domande è stata sospesa. Per ogni nucleo richiedente è stata redatta la scheda di verifica dei requisiti, che consegnerà la foto della possibilità della famiglia di superare la situazione di bisogno. Per i Sat bisognerà stare male, ma non malissimo. "L’obiettivo è far recuperare l’autonomia sociale per ripartire, quindi la scelta è di inserire famiglie che possano avere successo e non chi ha fragilità più forti, perché per queste ultime gli strumenti saranno altri – aveva spiegato l’assessore ai Servizi sociali Roberta Pizzochera (nella foto) –. I programmi sociali potranno durare dai 6 ai 36 mesi". Priorità a chi ha già intrapreso percorsi, punteggi specifici per la presenza di minori con disabilità. La.La.

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