Segrate, buttano il carrello dal ponte: la follia di tre ragazzini

Solo per un caso nessuna auto in transito sulla Cassanese è stata colpita Segnalati al Tribunale dei minori e ai servizi sociali due 13enni e un 14enne

Al secondo lancio il carrello è rimasto incastrato nella struttura del ponte pedonale

Al secondo lancio il carrello è rimasto incastrato nella struttura del ponte pedonale

Segrate (Milano) - Salgono su un ponte pedonale e gettano sulla strada sottostante un carrello della spesa, forse nella speranza di centrare qualcuno dei veicoli in transito. Il gesto incosciente di tre minorenni segratesi in libera uscita sulla Cassanese avrebbe potuto avere conseguenze pesanti, e solo per una serie fortuita di circostanze non si è trasformato in tragedia. I ragazzini sono stati poi individuati dalla polizia locale e convocati in comando, con le rispettive famiglie, per ricevere una sonora ramanzina. I giovani – un quattordicenne e due tredicenni, tutti residenti in città – saranno anche segnalati al Tribunale dei minori, oltre che ai servizi sociali. La speranza è che abbiano davvero compreso la gravità del gesto compiuto.

A mezzanotte del 18 giugno il terzetto è salito sul ponte pedonale lungo la Cassanese, una delle strade provinciali più trafficate dell’Est Milanese, e da qui ha gettato di sotto un carrello della spesa. Forse delusi dal fatto di non aver colpito nessun’auto, i tre sono scesi, hanno recuperato il carrello, sono risaliti sul cavalcavia e hanno provato nuovamente il lancio. Questa volta il carrello è rimasto incastrato tra le griglie del ponte, senza finire sulla carreggiata sottostante. Il giorno dopo, quello strano oggetto in bilico sull’intelaiatura metallica non è sfuggito alla vista dei passanti e neppure agli agenti della polizia locale, che hanno subito avviato le indagini. Anche grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, i baby vandali sono stati rintracciati.

«Durante l’incontro nel comando della polizia locale – spiega il sindaco di Segrate Paolo Micheli – i ragazzi si sono resi conto di aver commesso un’azione scellerata". In effetti, se il carrello avesse colpito un veicolo di passaggio, le conseguenze avrebbero potuto essere tra le più drammatiche. "Siamo stati tutti giovani e spensierati e abbiamo commesso qualche piccola bravata. Questa però avrebbe potuto causare la morte o il ferimento di qualcuno", prosegue il sindaco, che invita tutti i ragazzi e le ragazze a riflettere sempre sulle conseguenze delle proprie azioni. Il primo cittadino, che riconduce l’episodio anche ai contraccolpi psicologici e al disagio giovanile post pandemia, esprime soddisfazione per il sistema di videosorveglianza cittadino, che ha permesso d’individuare i responsabili del gesto e che contribuisce, in generale, a un più capillare controllo del territorio.

 

 

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