Rubano oro e telefoni dai pacchi: arrestati due magazzinieri infedeli

Due dipendenti del centro di smistamento Dhl di Carpiano sorpresi a razziare gioielli e smartphone

Nella foto d’archivio, un addetto al lavoro all’interno della Dhl di Carpiano

Nella foto d’archivio, un addetto al lavoro all’interno della Dhl di Carpiano

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Carpiano (Milano) - Cellulari, gioielli e altri oggetti di valore. Finiva di tutto nel bottino di due magazzinieri infedeli, arrestati dalla Polizia postale di Milano dopo aver messo a segno una serie di colpi nello stabilimento dove lavoravano, quello della Dhl a Carpiano. In manette sono finiti un trentacinquenne di Opera e un ventiquattenne di Casaletto Lodigiano, dipendenti di una cooperativa che ha in subappalto il servizio di smistamento dei pacchi. Un terzo uomo, un ventiseienne di Paullo, dipendente della stessa cooperativa, è stato denunciato. I tre sono tutti italiani, uno di loro è scoppiato in lacrime al momento dell’arresto.

A far scattare gli accertamenti, partiti il 25 febbraio, è stata una denuncia sporta dall’azienda dopo che gli addetti alla sicurezza avevano fiutato alcune anomalie. Proprio la security interna ha collaborato all’indagine, che si è sviluppata attraverso un circuito di osservazioni e pedinamenti. La svolta è arrivata nella notte tra martedì e mercoledì, quando i poliziotti, appostati dentro e fuori il magazzino, hanno visto due uomini che, dopo aver tagliato la copertura di un “pallet” contenente un carico di cellulari, hanno prelevato quattro pacchi di telefoni. Per non dare nell’occhio, i due hanno prima fatto una pausa negli spogliatoi dei dipendenti, quindi si sono diretti verso le loro auto, dove hanno lasciato la refurtiva. I veicoli devono essere sembrati il luogo ideale per depositare la merce, ma i ladri-operai non avevano fatto i conti con gli agenti che ne seguivano ogni mossa e li hanno perciò sorpresi in flagranza di reato. Il furto dell’altra notte non sarebbe un caso isolato: ne erano stati segnalati altri a dicembre, gennaio e febbraio. Nelle abitazioni degli arrestati sono stati trovati quattro iPhone di ultima generazione e due scatole contenenti cover per cellulari e caricabatterie. Non è la prima volta che il settore della logistica fa registrare dei furti commessi dagli stessi lavoratori. Lo scorso febbraio a Piacenza sono finite nei guai cinque persone, tre italiani e due stranieri, che avevano rubato nel complesso 75mila euro di merce all’azienda nella quale prestavano servizio. Anche in questo caso, il magazzino di stoccaggio deve essere sembrato un’occasione ghiotta per mettere a segno le razzie.

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