Addio a Carla Fracci, lungo applauso e scampanellio di tram davanti alla Scala

La camera ardente aperta alle 12, con l'omaggio delle autorità e un minuto di silenzio. Sabato le esequie e proclamato il lutto cittadino

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Milano, 28 maggio - 

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Lutto cittadino domani a Milano in occasione dei funerali di Carla Fracci. Lo ha proclamato il sindaco Giuseppe Sala "in segno di cordoglio per la sua scomparsa e di partecipazione dell'intera comunita' milanese". Disposta l'esposizione della bandiera civica a mezz'asta sugli edifici pubblici. Le esequie si terranno alle 14.30 nella chiesa di San Marco (in via San Marco 2).  I funerali potranno essere seguiti in diretta su Rai1, a partire dalle 14.45: il Tg1 vedrà la conduzione di Stefania Battistini ed Elena Fusai.

La camera ardente alla Scala

E' stato accolto tra gli applausi l'arrivo del feretro di Carla Fracci, morta ieri a 84 anni, nel foyer della Scala dov'è allestita la camera ardente. Ad attendere la salma dell'etoile fuori dal Piermarini c'erano il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il direttore musicale Riccardo Chailly e il sovrintendente Dominique Meyer. All'arrivo del carro funebre, alle 11.30, un centinaio di persone all'esterno del teatro si è lasciato andare in lungo applauso proseguito anche all'interno dove erano presenti, tra altri, la sorella Marisa Fracci, il direttore del corpo di ballo Manuel Legris, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il direttore generale Maria Di Freda, il direttore della scuola di ballo Frederic Olivieri. Un lungo applauso ha accompagnato anche l'ingresso del feretro nel foyer, dove c'era il corpo di ballo del teatro, degli alunni dell'Accademia, del personale della Fondazione. La bara, ricoperta di rose bianche, è stata accolta sulle note di un quartetto che ha suonato i Crisantemi di Puccini e un adagio di Mozart. Dopo la musica un minuto di silenzio e l'omaggio delle autorità, quindi la camera ardente è stata aperta al pubblico. Le persone, in attesa fin dal mattino, hanno formato una lunga fila fino in via Filodrammatici.

Scampanellio di tram e applausi

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Sala: "Sarà ricordata dalla sua città"

Con la scomparsa di Carla Fracci Milano "perde una parte della sua storia recente". La grande ballerina verrà ricordata dalla sua città, ma per dedicarle una via o una piazza "dobbiamo mantenere la regola dei dieci anni, perché se  no le eccezioni non vanno bene. Però ci ragioneremo, vedremo cosa fare". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, accogliendo il feretro della Fracci al Teatro alla Scala. "Il modo per riconoscere il talento e l'amore che lei ha dato a Milano ci spinge a trovare delle soluzioni".  Fracci, ricorda Sala, "ha amato Milano profondamente e credo che raramente si sia visto un ricambio così sincero da parte della città. Si tratta di uno dei rari casi in cui tutti sono a favore, in cui tutti l'hanno ammirata e amata. E anche una bella storia, nascere in una famiglia normale, con una volontà di costruire qualcosa di importante per te e perché ti sta intorno".  La storia di Carla Fracci "è anche un po' Milano, l'idea di dare opportunità a chi lo vuole, l'idea dell'accoglienza per tutti, però lei certamente ci ha dato un lustro difficile da immaginare e da poter ripetere. E chiaro che c'è il dolore, ma c'è anche la consapevolezza di quanto amore è circolato fra lei e la città e questo devo dire che rinfranca".

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Fontana: "Stella delle stelle"

"E' stata un'artista unica che ha fatto la storia e ha dato tantissimo alla sua citta' e all'intero Paese. Io l'ho definita la stella delle stelle". Ha detto il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana, in visita alla camera ardente. "Ho avuto il piacere di incontrarla alcuni mesi fa e ha veramente rappresentato in sé l'arte italiana e ha esaltato questo teatro in maniera particolare". Per il presidente della Regione ha rappresentato "un grande piacere da vedere, da assistere alle sue interpretazioni. Era pura poesia".

Delpini: "Con l'arte della danza ha scritto canti di preghiera"

"Con l'arte della danza, leggera e ardua, Carla Fracci ha mostrato che il movimento del corpo può  scrivere messaggi d'amore, storie di dolore, canti di preghiera. La gloria di Dio trasfigura la gloria umana in compimento e consola chi ne piange il distacco". È il messaggio di cordoglio dell'arcivescovo Mario Delpini per la morte di Carla Fracci,  "un'emozione che percorre tutta la città e che suscita echi intutto il mondo. Partecipo - scrive Delpini - del coro innumerevole che la ricorda, l'ammira, ne medita il messaggio di sublime arte espressiva, di seria disciplina e costante sacrificio, di generosa sensibilità. Porgo alla famiglia le mie condoglianze e assicuro la preghiera di suffragio".