Aggredì la capotreno, fa il bis: arrestato a Cadorna

Vana fuga tra i binari dopo le testate a un’altra dipendente Trenord che lo aveva pizzicato nascosto nella toilette

Polfer

La Polfer già aveva identificato l’uomo ieri l’ha catturato dopo l’aggressione.

Milano, 23 gennaio 2020 - In sei giorni ha mandato all’ospedale due donne capotreno. Ieri mattina il rocambolesco e concitato arresto, tra i binari della stazione milanese di Cadorna, dell’aggressore, in fuga dopo aver preso a pugni una dipendente di Trenord. In manette con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni è finito Christian Mangalaviti, 43 anni, residente nella provincia nord di Milano, con alle spalle svariati precedenti per lesioni, furto aggravato e maltrattamenti in famiglia. Ed è sempre lui il colpevole delle violenze contro una capotreno di 25 anni commesse venerdì scorso sul regionale 25235 – partito da Como San Giovanni alle 9.49 e diretto a Rho – all’altezza della stazione di Seregno.

A mettere gli agenti della Polfer sulle tracce del balordo era stata la stessa vittima, dimessa dall’ospedale con 10 giorni di prognosi per i calci e i pugni ricevuti: la descrizione dettagliata dell’uomo aveva permesso di focalizzare i sospetti proprio sul quarantatreenne. In quella circostanza, alla richiesta di esibire il biglietto l’uomo ha risposto di non avere il titolo di viaggio. A quel punto la capotreno lo ha avvisato che gli avrebbe fatto una multa e lo ha invitato a scendere alla fermata successiva. Tuttavia, quando il convoglio ha rallentato la corsa in vista della stazione di Seregno, il “portoghese” ha iniziato a insultare la capotreno prima di colpirla con calci e pugni sotto gli occhi di decine di passeggeri. Appena il treno si è fermato e le porte si sono aperte, l’uomo è fuggito nonostante il pronto intervento Polfer di Como in servizio sul convoglio.

Simile dinamica ieri a Milano, pochi minuti dopo le 10, a bordo di un treno appena arrivato alla stazione di Cadorna da Novara e destinato al deposito di Novate Milanese. Prima, però, la capotreno, una trentenne in servizio per Trenord da marzo, ha controllato che le carrozze fossero vuote. All’interno di una toilette ha notato la presenza di una persona: dopo ripetuti inviti a lasciare il treno, l’uomo è uscito dal bagno, ha spintonato la capotreno e, insultandola, l’ha colpita al volto con una violenta testata. Quindi la fuga. Il macchinista del convoglio, però, ha notato la scena, è sceso dalla cabina e si è messo all’inseguimento del balordo chiedendo, nel frattempo, l’intervento degli agenti della Polfer di Milano Bovisa in servizio a Cadorna. Mangalaviti ha cercato di divincolarsi, ma è stato bloccato e ammanettato. La capotreno, invece, è stata accompagnata in codice verde all’ospedale Fatebenefratelli per essere medicata al volto: dopo i controlli è stata dimessa con una prognosi di 10 giorni per il trauma facciale.  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro