Caos Superbonus 110% "Non penalizzate le famiglie"

L’imprenditore Stefano Faita chiede un aiuto del Governo Draghi per superare il blocco della cessione del credito e aumenti dei costi

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di Alessandra Zanardi

Superbonus del 110%, la situazione è ingarbugliata. "Serve fare presto per non penalizzare le famiglie". In una lettera al premier Mario Draghi l’imprenditore settalese Stefano Faita, attivo nel settore dell’edilizia e della sicurezza nei condomini, sollecita un intervento del Governo per superare l’impasse che si è creata col blocco della cessione del credito da parte di alcune banche e gli aumentati costi di materie prime e manodopera.

"È necessario fare uno sforzo per non penalizzare eccessivamente i piccoli proprietari di casa, spesso di prima casa, che hanno realizzato gli studi di fattibilità necessari a dare il via ai lavori, per poi usufruire delle agevolazioni fiscali contenute nel Decreto Rilancio". Queste le parole con le quali Faita, portavoce delle aziende Sicurcond e Cosmart, si rivolge al Presidente del Consiglio, ma anche al Ministro dell’economia Daniele Franco e a quello dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. "Queste famiglie – prosegue - hanno aderito con fiducia all’iniziativa del Governo, ma gli operatori ai quali si sono rivolte per la realizzazione dei lavori edilizi, a causa delle stop all’acquisto dei crediti d’imposta da parte del sistema creditizio, non hanno più la liquidità per affrontare le commesse, non aprono i cantieri e quelli aperti sono fermi". Una situazione di stallo che rischia di far saltare il banco, "una semi-paralisi di tutta la filiera", la definisce l’imprenditore, all’interno di un quadro legislativo con continui cambi in corsa. A uno scenario già di per sé difficile va ad aggiungersi "l’aumento del costo della manodopera causato dalla difficile reperibilità, sul mercato, degli appaltatori specializzati in possesso di tutti i requisiti di legge per l’ottenimento dei bonus fiscali". "Sicurcond e Cosmart – prosegue - hanno realizzato numerose prestazioni, per gli studi di fattibilità, a piccoli proprietari immobiliari, che oggi versano in uno stato di preoccupazione no nell’incertezza e temono di perdere i sacrifici di una vita". Da qui l’appello: "Intervenite il prima possibile per riportare questa situazione alla normalità. Il tempo stringe e il rischio è alto".