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Intanto da Palazzo Marino – proprietario del Lirico e finanziatore del restauro – sottolineano che la variante per gli interventi sui camerini si è resa necessaria per migliorare la funzionalità degli spazi, anche in relazione alle nuove normative sanitarie in materia di Covid 19. Gli spazi saranno quindi resi più facilmente ridefinibili attraverso strutture leggere, movibili e intercambiabili. In questo modo potranno adeguarsi rapidamente alle diverse tipologie di spettacolo ospitate. Ma torniamo all’ultimo – almeno si spera – cronoprogramma dei lavori. Entro fine febbraio-inizio marzo, come detto, è fissata la nuova “deadline’’ di fine cantiere. La consegna del teatro al concessionario – Stage Entertainment, che ha vinto il bando per la gestione della struttura – avverrà però ad aprile, perché tra la fine delle opere e la consegna del teatro ristrutturato c’è sempre un tempo intermedio in cui si svolgono i collaudi e si ultimano le piccole lavorazioni. Ad aprile, dunque, i tecnici e gli operai di Stage Entertainment potranno entrare nel teatro e installare gli arredi, dalle poltroncine della platea al ristorante vista palco collocato al piano superiore dell’immobile. Un’operazione che dovrebbe concludersi in un mese e mezzo, massimo due mesi. Lirico pronto all’inaugurazione a settembre, giusto in tempo per la prossima stagione teatrale? Meglio non azzardare previsioni sull’apertura vera e propria del Lirico, perché al di là della conclusione dei lavori bisognerà tener conto delle restrizioni anti-Covid che probabilmente potrebbero essere in vigore per tutto il 2021.
La storia infinita del cantiere di via Larga, nel frattempo, continua. Che sia arrivata veramente la volta buona per chiudere i lavori di restauro del teatro che ha rappresentato un pezzo di cultura musicale milanese, dalla lirica al teatro-canzone di Giorgio Gaber? In Comune incrociano le dita. Il 2021 potrebbe essere l’anno buono.
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