Bovisa, il futuro campus del Politecnico: "Una macchina solare e green"

Svelato il masterplan di Renzo Piano per la rigenerazione della zona. Obiettivo 2026 e gara già in primavera. Un investimento da trecento milioni di euro

Milano - "Tutto è cominciato un anno fa, alla Bovisa. Camminando. Metà progetto era già lì: il bosco. La senti la rivincita della natura. E senti le tracce della fabbrica". Così Renzo Piano, amico, alumnus e ora anche prof al Politecnico - dove da febbraio terrà lezioni - svela il masterplan del futuro 'Campus Nord' nell’area Bovisa-La Goccia, circondato da modellini, plastici, rendering. Tra aule, laboratori, residenze per studenti e verde, troveranno spazio anche le scuole civiche, per la prima volta insieme, le start-up e pure Fnm, che ieri si è detta pronta a lasciare la sede centrale di Cadorna per inserirsi nel progetto.

"Siamo partiti dai gasometri e dagli ’shed’ che esistevano già e catturano la luce e abbiamo pensato a questo tetto che si muove - entra nei dettagli Piano -: sarà una macchina solare, un campus a emissioni zero. Il bosco viene salvato. Si costruisce nel costruito". Una ventina gli edifici alti 16 metri per quattro piani. "Sarà anche un laboratorio botanico: il verde continua, entra nel campus. Che sarà aperto alla città". "Il Politecnico cresce e ha bisogno di spazi - ricorda il rettore Ferruccio Resta -, lo studio di Renzo Piano in tempi inimmaginabili ha realizzato tutto per andare in gara il prossimo anno".

Obiettivo 2026 per un piano da 300 milioni di euro. La prima fase è salpata nell’area dei gasometri e ha già ottenuto un finanziamento da 100 milioni. Il nuovo progetto - firmato dallo studio RPBW con Renzo Piano - è stato donato da Fondazione Ion al Politecnico. "Oggi l’ateneo ha stanziato altri 60 milioni e sta partecipando a bandi per un centinaio, speriamo nell’intervento dei ministeri dell’Università e delle Infrastrutture, oltre al contributo già avuto da Regione", dice Resta. "Abbiamo aggiunto 30 milioni ai 25 già stanziati per la rigenerazione urbana del parco dei Gasometri e per la trasformazione del Gasometro 2 in un Innovation Hub", ricorda l’assessore regionale Stefano Bolognini mentre il sindaco Giuseppe Sala ricorda il "ruolo degli atenei milanesi, attori nel ridisegno della città".

 

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