Campi, sos acqua La crisi continua

Le strategie del Consorzio Est Ticino Villoresi per salvare la stagione dell’agricoltura

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di Giovanni Chiodini

La pioggia non ha migliorato in modo significativo le riserve d’acqua nei bacini e nei laghi, pertanto la stagione irrigua prende avvio all’insegna di una grave situazione di crisi idrica. In questo contesto il consorzio ET Villoresi sta derivando dal Lago Maggiore solo l’acqua necessaria al soddisfacimento del riso in sommersione, degli orti e delle aree a valenza ambientale (parchi e oasi presenti nel comprensorio) mentre le colture caratterizzate da minori fabbisogni, come prati e cereali, sono purtroppo poste in rotazione.

In questo difficile quadro idro-meteorologico il livello idrico del Canale Villoresi è stato portato a 25 metri cubi al secondo. "In accordo con il Consorzio del Ticino e gli altri utenti delle acque del Verbano si è valutato di non procedere alla richiesta di deroga al deflusso minimo vitale del Ticino, non ritenendo ancora di attuare questa misura, consentita per soli 60 giorni, che potrebbe risultare più funzionale a stagione irrigua avanzata" ha osservato Alessandro Folli, presidente del consorzio Et Villoresi. Nella rete dei Navigli occidentali si derivano invece 30 metri cubi al secondo di acqua. L’acqua dei Navigli, in particolare, serve per la sommersione dei terreni dove si sta seminando il riso. Un dato di Coldiretti parla comunque di una riduzione delle aree seminate a riso di oltre 3.000 ettari a livello nazionale, per la mancanza d’acqua e per gli aumenti considerevoli dei costi di produzione. "Questa situazione è continuamente tenuta monitorata. La prossima riunione dell’Osservatorio sugli utilizzi idrici sarà il 27 maggio ma se il quadro complessivo dovesse aggravarsi la riunione potrebbe anche essere anticipata a metà mese", aggiunge Folli. La situazione è grave non solo nel bacino del Verbano-Ticino. I livelli delle acque del lago di Como – da cui deriva il Naviglio Martesana – si attestano al di sotto dei valori medi stagionali. Il bacino è al 23% di riempimento. Nella giunta tecnica della scorsa settimana è stato deciso di procedere al rilascio dal lago di Como delle sole competenze a fini ambientali. Attualmente il Martesana deriva 2 metri cubi al secondo, una quantità d’acqua insufficiente ai fini irrigui.

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