Camilla, l’ultimo post prima della tragedia per il fratello: "Auguri rompiballe"

La storia su Instagram, appena sveglia, e poi via in sella alla moto per andare a scuola. Ma una macchina se l'è portata via

Camilla Pettinari

Camilla Pettinari

Pozzuolo Martesana (Milano)  "Auguri rompiballe". La storia su Instagram, appena sveglia, per i 15 anni del fratello, e poi via in sella alla moto per andare a scuola. Ma è finita in tragedia. Camilla Pettinari non c’è più, una macchina se l’è portata via, uno strazio per l’intera Pozzuolo, dove è cresciuta, e ora la comunità si stringe attorno al papà Raffaele, alla mamma Roberta, al giovanissimo Simone. La sorella è morta il giorno del suo compleanno, una crudeltà nella crudeltà.

I suoi 18 anni sono stati spezzati da un’auto sbucata all’improvviso sulla strada che collega Pozzo a Bettola, dall’altra parte, la provinciale, il vento nei capelli, il sole all’orizzonte di una mattina di primavera e tutto finisce in un attimo. Il corpo sbalzato sul parabrezza, la rovinosa caduta a terra, la corsa dei soccorritori e la sentenza che non lascia scampo: niente polso, niente battito. La studentessa non ce l’ha fatta.

«Mi sembra ancora di vederla correre a difendere il canestro", racconta emozionato Angelo Caterina. L’assessore, ex sindaco, è nella Us Acli Trecella, la società di basket in cui Camilla ha mosso i primi passi sul parquet, adesso listata a lutto. "Era piccolissima, ma così tenace. Non posso credere che non la rivedremo. E non è retorica". Un sentimento condiviso da tanti coetanei della ragazza, che aveva una vera passione per la sua motocicletta. Ne aveva cura, l’amava. "Non l’ha tradita", ripetono gli amici che accarezzano le sue foto sul telefonino, come se lei potesse uscire in carne e ossa dallo schermo. Camilla nel box con una compagna sul sellino, Camilla che allena le promesse del basket nella stessa società che l’ha promossa coach, Camilla che sorride.

Frammenti di vita cancellati da una Opel Zafira che, in base alla ricostruzione, sarebbe uscita contromano su via Da Vinci, proprio mentre passava la studentessa, diretta a Bergamo. L’ipotesi è al vaglio dei carabinieri e lo scenario che tratteggia fa ancora più male: la fine della ragazza sarebbe stata causata da una manovra azzardata. Al volante, un 59enne del posto.

Insieme a Camilla c’era un’amica, su un’altra moto: è caduta, si è rotta un braccio, è ferita, ma ce la farà. Dovrà convivere con quella terribile immagine sull’asfalto. Il volo di Camilla lasciava poco spazio alla speranza. Venerdì, a casa Pettinari doveva esserci una festa. E invece il dolore non se ne andrà più.

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