Milano, calci e pugni a ogni sms: convivente in manette

Bastava l’arrivo di un messaggio sul telefonino di lei a scatenare la furia di lui, quasi sempre ubriaco

Migration

Bastava l’arrivo di un messaggio sul telefonino di lei a scatenare la furia di lui, quasi sempre ubriaco: schiaffi e pugni, anche davanti ai rispettivi figli tutti minorenni. In un’occasione le ha scaraventato il cellulare in testa causandole una lesione. Un’escalation sfociata in violenze sessuali consumate mentre lei piangeva disperata, condite da insulti. E’ la storia agghiacciante emersa dalla denuncia della vittima, una milanese di 43 anni, e dalle testimonianze raccolte dai carabinieri. Venerdì i militari della stazione Rogoredo diretti dal maresciallo Giuseppe Palumbo, supportati dai colleghi di Chivasso, hanno arrestato il presunto colpevole, italiano di 45 anni residente a Montanaro, provincia di Torino, separato, disoccupato e incensurato. Dovrà rispondere di violenza sessuale, lesioni e maltrattamenti in famiglia. Facciamo un passo indietro.

È primavera quando i due si conoscono su Facebook, scatta la scintilla, a maggio si incontrano per la prima volta e iniziano subito a convivere. Ma l’idillio dura poco: secondo quanto emerso, dopo appena 15 giorni, l’uomo la schiaffeggia davanti ad amici in un bar perché la donna si era messa a parlare con un conoscente. In un’altra occasione, sempre per gelosia, sentendo arrivare messaggi sul telefonino di lei le sferra una testata sul naso talmente forte da farla cadere a terra, per poi colpirla con uno schiaffo sul labbro provocandole un taglio. Qualche giorno dopo, sempre per dei messaggini, la insulta e minaccia la sua famiglia di morte. In un altro episodio la denigra in un bar, parlando con le sue amiche, e una volta a casa le scaglia il cellulare sulla testa causandole una ferita con prognosi di 5 giorni. Poi minaccia il fratello di lei, accorso per aiutarla. Il peggio arriva a fine agosto: il quarantacinquenne è furioso, accusa la donna di aver avuto una relazione con un altro uomo e poi la violenta. Il giorno dopo le causa un taglio su un sopracciglio e un ematoma sul capo. Poi arrivano pugni sulle costole, strette al collo, anche utilizzando un cavo della corrente.

Marianna Vazzana

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro