Cajazzo all’Asst Franciacorta La Regione conferma la nomina dell’ex dg del Welfare indagato

Le anticipazioni sulla scelta confermate dall’assessorato: prenderà il posto di Borrelli. Nonostante le polemiche, l’inchiesta giudiziaria e l’appello a Fontana di 19 primari

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di Federica Pacella

Manca solo l’atto formale, che dovrebbe essere firmato il 28 dicembre, ma il Pirellone conferma la volontà di nominare Luigi Cajazzo come nuovo direttore generale dell’Asst Franciacorta.

L’ex direttore generale dell’assessorato al Welfare di Regione Lombardia prenderà, così, il posto di Mauro Borrelli, che nei giorni scorsi ha rassegnato le dimissioni, in anticipo di un anno rispetto alla pensione.

Cajazzo risulta indagato nell’inchiesta della Procura di Bergamo sulla gestione della pandemia di Covid a Bergamo nei primi mesi del 2020, con l’accusa di epidemia colposa. Sarebbe contestata, in particolare, la mancata istituzione della zona rossa in Valseriana e la mancata chiusura (la serrata fu solo di 3 ore) del pronto soccorso di Alzano Lombardo, il 23 febbraio 2020, quando si scoprirono i primi casi.

Secondo il legale Fabrizio Ventimiglia, Cajazzo è totalmente estraneo alle accuse, tanto da aver chiesto di sottoporsi ad un interrogatorio al buio in cui, a gennaio scorso, ha risposto alle domande dei magistrati per 5 ore, chiarendo di essere sempre stato a favore di ogni misura per contenere il virus e di averne parlato a tutti i livelli istituzionali. Agli atti ci sarebbe anche una email in cui lo stesso Cajazzo chiedeva ai dirigenti del ministero della Salute quali fossero i poteri delle Regioni per eventuali misure restrittive, in un quadro in costante evoluzione e poco chiaro sul fronte delle competenze. Dopo due anni, si attende ora la chiusura dell’inchiesta, che potrebbe arrivare a gennaio. Nel frattempo, però, la scelta del Pirellone di portare Cajazzo in Asst Franciacorta ha scatenato più di una reazione, frutto anche di dinamiche politiche.

In 19 primari avrebbero scritto a Fontana, così come ha fatto il segretario provinciale Uil Fpl Andrea Riccò. La contestazione non sarebbe tanto legata alla questione dell’indagine, quanto più alla volontà di avere una figura di continuità rispetto a Borrelli, come il direttore amministrativo Luigi Faccincani.

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