Caf, il call center affidato a team di disabili

Progetto pilota in Lombardia nelle strutture della Cgil. L’ufficio in viale Monza nella sede della cooperativa

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Sono stati formati dai tecnici della Cgil, e ora rispondono alle telefonate degli utenti in cerca di informazioni e contatti con i Caf del sindacato in Lombardia. Dieci disabili hanno trovato un lavoro per ora limitato a quattro mesi, quelli più caldi per gli adempimenti fiscali, grazie a un accordo con la cooperativa sociale milanese Arcos. "Abbiamo deciso di iniziare questa sperimentazione – spiega Massimo Marchini, amministratore delegato dei Caf Cgil in Lombardia – alla quale vorremmo dare continuità con un inserimento più stabile di figure svantaggiate che in un momento come questo fanno più fatica a collocarsi. Nasce anche dalle segnalazioni dei nostri utenti, che ci hanno chiesto di potenziare il servizio di call center". Dietro il progetto un colosso che conta 602 dipendenti e compila solo in Lombardia 400mila dichiarazioni dei redditi all’anno, solo per citare uno dei servizi più richiesti.

I dieci disabili selezionati, dopo un percorso di formazione retribuito, lavoreranno tutti i giorni nella sede della cooperativa Arcos in viale Monza, dove è stato allestito il loro ufficio con computer e telefoni forniti dal sindacato. Rispondono alle chiamate degli utenti al numero verde, formando un primo filtro fra le centinaia di contatti giornalieri. Ognuno lavora 28 ore settimanali. Tutti sono in servizio la mattina, quando si registra il picco di telefonate, mentre di pomeriggio lavorano a turno. "Siamo soddisfatti per i primi risultati della sperimentazione – conclude Marchini – e anche per i nostri utenti c’è un servizio potenziato".

A.G.

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