Morto per un selfie, aperta inchiesta per omicidio colposo / VIDEO SOCCORSI

Il papà di Andrea Barone "Voglio verità e giustizia"

Il centro commerciale dove è avvenuta la tragedia

Il centro commerciale dove è avvenuta la tragedia

Milano, 17 settembre 2018 - La Procura di Monza ha aperto un'inchiesta sulla morte di Andrea Barone, il 15enne di Cusano Milanino precipitato in un condotto di aerazione sul tetto del centro commerciale Sarca di Sesto San Giovanni, sabato sera, dove era salito, secondo quanto emerso finora, per fare un selfie sulla "vetta dello Skyline Il fascicolo per omicidio colposo è al momento contro ignoti. Lo ha confermato il procuratore della Repubblica di Monza Luisa Zanetti, che ha spiegato come l'inchiesta debba "accertare se vi siano state o meno responsabilità" in merito alla tragedia. La notizia, circolata nelle prime ore immediatamente dopo la tragedia, che Andrea e gli amici stessero fuggendo dai vigilantes della struttura è stata definita dagli inquirenti  "fantasiosa", anche se verranno comunque fatti accertamenti in merito

"Voglio verità e giustizia per mio figlio. Non era un amante dello sport estremo, a 15 anni era già un uomo". ha detto Alessandro Barone, papà di Andrea. "Invece di proteggere i colossi - ha aggiunto il padre -, che cerchino la verità, una botola di un metro e mezzo aperta su un tetto non ci deve essere". Secondo quanto emerso il giovane sarebbe salito sul tetto del cinema che si trova nella struttura, insieme a tre amici, per un selfie  estremo, ma a questa versione il padre non crede: "Ho letto e sentito stupidaggini di ogni genere, anche le foto del suo profilo girate in rete sono una stupidaggine, lui si è fotografato sulla botola di un ascensore, sembrava un tetto ma non lo era".

 

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