Giallo all’Idroscalo, affiora un cadavere nelle acque: seminudo e senza documenti

Riemerso il corpo di un uomo tra 30 e 40 anni, nessun segno di violenza: probabile annegamento

Trovato cadavere all'Idroscalo

Trovato cadavere all'Idroscalo

Dramma all’Idroscalo, dalle acque del grande lago artificiale di Milano è riemerso il cadavere di un uomo. L’allerta sulle sponde del bacino è scattata alle 8 di ieri, quando una donna che passeggiava col cane ha notato quel corpo senza vita, che affiorava a poca distanza dalla riva. Con una telefonata al 112 la signora ha dato l’allarme. Sul posto si sono precipitate due squadre dei vigili del fuoco di Milano e un’ambulanza della Croce Rossa di Peschiera Borromeo insieme ai carabinieri della stazione di Peschiera e del nucleo operativo di San Donato, coordinati dal tenente Valerio Azzone e incaricati delle indagini.

Ai pompieri, con l’aiuto dei sommozzatori, il compito di recuperare il corpo. Una volta tratto a riva, il personale del soccorso sanitario non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Il ritrovamento è avvenuto sul versante Sud del bacino artificiale, nel territorio di Peschiera Borromeo, tra il wakeparadise e l’area cani. È qui che si sono concentrate le operazioni di recupero del corpo, con l’area che è stata transennata per consentire l’arrivo dei mezzi e del personale di soccorso. L’uomo, del quale nel pomeriggio di ieri erano ancora in corso le operazioni di identificazione, ha i tratti nordafricani e un’età stimata fra i 30 e i 40 anni. Al momento del ritrovamento, era seminudo (indossava solo un paio di slip) e privo di documenti. Il medico legale intervenuto sul posto ha escluso la presenza di segni di violenza sul corpo; verosimilmente dunque il decesso è riconducibile a un annegamento. La salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale di Milano per l’autopsia.

L’anno scorso, a Ferragosto, un giovane pakistano di 21 anni è morto dopo un tragico tuffo nell’Idroscalo. Il ragazzo, che era su un pedalò ed è finito sott’acqua, era stato riportato a riva in gravi condizioni; è spirato alcuni giorni dopo, in ospedale. L’ipotesi è che non sapesse nuotare, o abbia accusato un malore. Il 1° luglio 2020 nelle acque del bacino artificiale era annegato un pensionato 59enne di Milano, Mauro Borsotti. In cerca di refrigerio, l’uomo aveva deciso di fare il bagno col proprio cane. Solo l’animale era poi tornato a riva.

 

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