Bussero, palazzetto dello sport per battere il Covid

Il collaudo dell’impianto costato 5,5 milioni. Il sindaco: "Ridiamo smalto. alle relazioni sociali"

La presentazione della del progetto

La presentazione della del progetto

La cupola è già diventata un punto di riferimento a Bussero. Termina con il collaudo la gestazione del polo culturale e del palazzetto dello sport, proprio di fronte, destinati a imprimere una svolta nella vita di tutti i giorni della comunità. Una rivoluzione con un impatto simile a quello che ebbe l’arrivo della metropolitana.

Da ieri, la casa del tempo libero costata 5,5 milioni è pronta ad aprire i battenti. Battesimo istituzionale già fissato per il 17: sarà l’assemblea dei soci Cem, il colosso pubblico dei rifiuti a cavallo fra hinterland e Brianza, a godersi per la prima volta le 380 poltroncine in velluto rosso progettate da Antonello Boatti, l’urbanista del Politecnico, padre della rinascita dei Navigli.

"Qui, ci sono gli spazi per garantire il distanziamento", dice con una punta di orgoglio il sindaco Curzio Rusnati. Dopo mille peripezie ha condotto in porto l’opera iniziata 10 anni fa con due pesanti battute d’arresto, nel 2012 e nel 2014, a causa del fallimento delle ditte costruttrici, innescato dalla crisi economica. Il recupero in zona Cesarini grazie alla sestese Cei, che in cambio degli appartamenti in via Deledda, ha portato a termine senza altri esborsi per il Comune il cine-teatro con campo multifunzionale da Serie B e ludoteca per famiglie, più un piccolo magazzino municipale.

"Una scommessa per tutto il territorio", ripete Rusnati che ha appena accantonato i 100mila euro necessari "a tenere accesa la macchina" in attesa che, virus permettendo, apra lo studio di fisioterapia con il quale ha già chiuso l’accordo e il Centro di aggregazione giovanile.

La rotonda di 400 metri sotto la spettacolare volta in legno, invece, ospiterà una scuola di ballo e c’è già chi scommette che diventerà la milonga più famosa di Milano. Un mix di funzioni pubbliche e private per una doppia struttura destinata "a ridare smalto alle relazioni sociali. La sfida di questo progetto è favorire i rapporti fra persone in un’epoca di legami virtuali offrendo luoghi gradevoli, dotati di tutti i servizi".

 

 

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